FANTASYA

SULLE ALI DELLA FANTASIA

CHIUSURA FESTE


Ci siamo, è giunto il Natale e tra poco entreremo in un nuovo anno. I giorni scivolano inesorabili davanti ai nostri occhi e quasi non ce ne rendiamo conto.
Per me questo è stato un anno duro, di riflessioni e di pensieri, che poi si sono trasformati in certezze per un futuro migliore. Ho sofferto molto ma alla fine sono riuscita a ricostruire i miei pezzi e andare avanti. 
In campo letterario è stato importantissimo: ho pubblicato in nuova edizione I Demoni di Mezzanotte, che mi stanno dando una discreta soddisfazione, ed è uscita in ebook la prima parte totalmente revisionata de I Quattro Re - I Sovrani della Luce. Due ottimi traguardi, seppur anch'essi sofferti.
Il 2015 sarà l'anno delle conferme; vedremo se i miei due romanzi continueranno a piacere, anche in previsione dell'uscita delle altre due parti de I Quattro Re più la versione completa cartacea, e se riuscirò a riprendere il lavoro di scrittura con maggior tranquillità. Parteciperò a Cartoomics a Milano e alla Fiera Internazionale del Libro di Torino, oltre a svariate altre presentazioni ancora in via di definizione. L'impegno sarà massimo!

Il blog chiuderà alcuni giorni, giusto il tempo di festeggiare e riprendermi dalle abbuffate! Ma tornerò subito dopo Natale con due recensioni e nuovi articoli! 

Vi auguro con tutto il cuore di trascorrere delle serene feste, e che l'anno che inizia vi porti ciò che desiderate di più! E ai colleghi di penna lascio questa frase del Maestro Stephen King:

Avevo l'abitudine di dire agli intervistatori che scrivevo tutti i giorni eccetto Natale, il Quattro Luglio e il giorno del mio compleanno. La verità è che quando scrivo, scrivo tutti i giorni, fanatico o no. Ciò significa anche il giorno di Natale, il Quattro Luglio e il giorno del mio compleanno.






SCRIVERE E' UN DURO LAVORO

Scrivere, oltre ad essere arte, è un mestiere, e come ogni mestiere va imparato. Nessun idraulico, meccanico, ragioniere o avvocato nasce con tutte le competenze, queste devono essere studiate e acquisite con la pratica e l'esperienza. Lo stesso deve (dovrebbe) accadere nel mondo della scrittura.
Purtroppo assisto da anni al decadimento della letteratura, un po' per causa delle grandi CE, che com'è naturale puntano a vendere il più possibile tralasciando spesso la qualità e puntando al "commerciale", un po' a causa dell'avvento dell'autopubblicazione, che non offre un filtro a tutto ciò che viene inserito nei market (per assurdo anche la mia vicina di casa potrebbe inserire online la sua lista della spesa, spacciandola poi per il migliore best seller di tutti i tempi), e infine per smisurato ego e grande incompetenza di molti autori, che vogliono tutto e subito, senza passare dallo studio, dalla gavetta, da un editor che legga e valuti il loro lavoro prima di essere messo in vendita nel marasma di internet. 
Eppure basterebbe solo seguire dei punti precisi, che ogni Scrittore degno di questo nome conosce e applica. Quali sono? Eccone alcuni:
  • passione
  • dedizione
  • costanza
  • lettura, spaziando su generi diversi
  • studio delle regole fondamentali della nostra bellissima lingua
  • pratica costante
  • un pizzico di dote naturale
  • tantissima gavetta
  • infinita umiltà.
Nove punti, ognuno di essi fondamentale se si vuole provare a diventare davvero Scrittori.



1) PASSIONE

La maggior parte degli Scrittori, prima di diventare tali, si sono avvicinati al mondo della letteratura grazie ai libri. Uno Scrittore che si rispetti è prima di tutto un lettore, che sin da piccolo ha volato con la fantasia in mondi immaginari, cavalcando magici unicorni o lottando contro terribili draghi. La Passione nasce così, con un libro in mano e la mente persa in quelle pagine.
Ma ad un certo punto ad alcuni di essi è accaduto qualcosa di inaspettato: la fantasia ha smesso di saziarsi tra le righe di opere scritte da altri e ha cominciato a pretendere di viaggiare altrove, in luoghi personali e mai esplorati, alla ricerca di uno spazio proprio, dove dimorare. E magia! Ecco che di colpo mille altri mondi si sono aperti nella loro testa, infinite idee che nessuno ha mai messo per iscritto! Allora perché non farlo subito? Perché lasciare quei paesaggi e quelle vicende nella propria mente, quando si può fare in modo che ciò che la fantasia vede fluisca sulle pagine di un computer o di un quaderno, acquisendo consistenza pagina dopo pagina? 
Molti autori hanno cominciato a scrivere rispondendo proprio a queste domande. Ad alcuni è successo da piccoli, ad altri più avanti negli anni, ma tutti ne siamo stati catturati. La Passione è quel meraviglioso sentimento che ci spinge a metterci seduti ogni giorno davanti a un pc, chiudendo il resto del mondo fuori dalla porta di una stanza, a scrivere e scrivere, per ore e giorni e settimane e anni. 
Senza Passione uno Scrittore non è nulla, e non potrebbe mai avere Costanza, Dedizione e Umiltà, necessari per portare avanti il suo mestiere.

2) DEDIZIONE

E' la diretta conseguenza della Passione. Grazie ad essa siamo in grado di dedicare anima e corpo alla scrittura, a sopportare le ore di duro lavoro, il sacrificio, l'amarezza dei primi rifiuti e delle critiche negative. La Dedizione è fondamentale perché ci costringe a metterci sempre in gioco, a rischiare e a lottare, e, quindi, a migliorarci.

3) COSTANZA

Non tutti possiedono questa virtù. Io ad esempio ne sono alquanto carente, anche se faccio del mio meglio per sforzarmi. Un po' per mancanza di tempo, o per i vari impegni che spesso mi portano via attenzione, non riesco a mettermi lì ogni giorno a scrivere. Per questo ammiro moltissimo coloro che invece dedicano delle ore ogni giorno alla scrittura. 
La Costanza aiuta l'aspirante Scrittore a mantenersi in allenamento ed è fondamentale per diventare sciolti, fluidi e veloci nello scrivere. Unitamente allo Studio e alla Dedizione, lo scrivere ogni giorno aiuta a migliorare ogni aspetto tecnico e stilistico. Rappresenta il tassello fondamentale nella crescita di un autore. Sarà normale quindi leggere un'opera prima acerba e piena di piccoli o grandi errori di stile e poi, dopo qualche anno e diverse pubblicazioni, notare che quello stesso autore è migliorato, che i suoi testi sono diventati più maturi e corposi. 
Lo sapete che anche scrivere articoli sui propri blog è un allenamento utilissimo? Già, proprio così!

4) LETTURA

Si dice spesso che per scrivere bene bisogna leggere tanto. Purtroppo ciò non sempre accade. Siamo il Paese in cui si scrive più di quanto si legga, paradossale, non trovate? Eppure è così. Ciò significa che non tutti coloro che pubblicano leggono, il che è davvero un male. E se contiamo che non tutti gli scrittori esordienti leggono i propri colleghi beh, più che un male direi che è una tragedia! In poche parole, un autore che pubblica il suo primo libro spesso pretende di essere letto da tutti ma è il primo che non vuole leggere i colleghi, adducendo scuse più o meno fantasiose o persino preoccupanti, come ad esempio "Non leggo italiano perché la letteratura italiana fa schifo". E tu cosa sei, americano? Immaginate: se tutti la pensassimo così dove andremmo a finire?
Leggere non è solo svago. E' anche Studio. Leggere bene per un autore è comprendere un libro non solo per le sensazioni che esso ci lascia ma anche per come è stato scritto. La struttura, la costruzione dei personaggi, dei dialoghi, dello stile. Tutto ciò è per l'aspirante Scrittore Studio inconsapevole. E per questo è importante non solo leggere tanto ma anche variare i generi, ampliare i propri gusti e non fossilizzarsi solo su determinati autori o argomenti. 

5) STUDIO

Molti, anzi troppi sottovalutano questo punto. Io lo considero fondamentale così come la Dedizione. Non si può scrivere senza conoscere le regole della lingua italiana. Ortografia e Grammatica in primis. Quanti autori conoscono anche solo la differenza che intercorre tra questi termini? Pochi. In breve:
La grammatica è l'insieme delle regole che disciplinano l'uso di una lingua dal punto di vista della fonetica, della morfologia e della sintassiL'ortografia è la corretta rappresentazione scritta dei suoni e delle parole di una lingua.
Saper scrivere è ovviamente molto più di questo. Purtroppo la maggior parte degli autori pensa che, per scrivere un romanzo, basti metter giù le parole così come vengono alla mente. PURTROPPO molti fanno esattamente così, specialmente ora che tutti possono autopubblicarsi a costo zero. Scarsa conoscenza dell'ortografia, della corretta coniugazione dei verbi e dell'uso della punteggiatura sono gli errori che incontro più spesso. Dopodiché viene tutto il resto: struttura del testo inesistente, e di conseguenza troviamo una trama che non regge; cattiva impostazione dei dialoghi, e le interazioni tra i personaggi risultano finte, forzate; difficoltà nella caratterizzazione dei protagonisti, così si hanno nomi messi a caso senza personalità e spessore.
Chi è alle prime armi cade sempre in tutti questi errori. Tutti, nessuno escluso. Ma è proprio perché è così facile incappare nelle infinite trappole della nostra lingua che un aspirante Scrittore ha il preciso DOVERE di prendersi del tempo per Studiare e capire come si scrive un romanzo, o qualsiasi altra opera scritta. Ci sono migliaia di manuali che possono venire in nostro aiuto, che spiegano passo passo cosa significa scrivere e come si fa. Certo è che non basta solo leggere un buon manuale per diventare uno Scrittore, ma è sicuramente uno dei punti più importanti da seguire.
A tal proposito, alcuni giorni fa ho letto lo sfogo di un famoso Scrittore, nonché editor per Mondadori, in cui si lamentava del fatto che ci sono tanti manuali scritti da autori che non hanno alle spalle alcun processo formativo (un curriculum letterario), quindi esordienti, che al massimo hanno pubblicato qualche articolino per magazine online o racconti per concorsi e poco più, che pretendono di spiegare ad altri esordienti come si scrive e come ci si promuove. E' il metodo più facile per vendere certo, ma che beneficio ne può trarre un aspirante Scrittore? Nessuno. Il mio consiglio quindi prima di acquistare un qualsiasi manuale è quello di informarvi su chi lo ha scritto. Su Google potrete trovare una marea di informazioni utili: cosa e con chi ha pubblicato, che lavoro fa (se è editor oppure se collabora con Case Editrici ecc), da quanto è nel mondo dell'editoria e della letteratura, quali sono i suoi testi pubblicati e molto altro.
Certo, ciò non è il massimo della garanzia, ma almeno potete essere certi che a scrivere tali manuali sono stati Scrittori con competenze e non il primo autopubblicato di turno.

6) PRATICA

Lo Studio senza la Pratica è praticamente inutile, e se uniamo questo punto alla Costanza abbiamo i tre ingredienti più importanti da seguire. 
Scrivere possibilmente ogni giorno, o almeno più volte a settimana, sperimentare nuovi generi, argomenti e stili aiuta ad arricchire il proprio bagaglio di conoscenze ed esperienze, e quindi a migliorare. Sarebbe buona norma non soffermarsi solo su un testo (a meno che, come la sottoscritta, proprio non abbiate tempo da dedicare ad altro) o su un genere letterario, ma variare, mischiare, rischiare. Così arrivano le idee, e solo così queste idee saranno diverse e uniche. Perché ci ritroviamo le librerie e gli store online pieni zeppi di romanzi monotematici? Argomenti triti e ritriti, girati e rigirati in mille modi ma sempre con le stesse basi? PERCHE' SI HA PAURA DI RISCHIARE! 
Non c'è nulla di male ad uscire dalla corrente tematica che va di moda al momento è gettarsi in cose nuove e diverse. Anzi! Seguendo le mode, oltre a risultare per la maggior parte dei casi banali e scontati, state tarpando le ali alla vostra immaginazione. Ok, farete sempre Pratica, che non guasta mai, ma starete anche gettando cemento su voi stessi e sulla vostra Dote Naturale. Apprezzo moltissimo quegli autori che sanno mettersi in gioco e che dimostrano di voler rischiare con argomenti nuovi. 
Apprezzo anche chi, pur legato alla corrente tematica di moda, non si lascia trasportare completamente da essa ma sa mettere nella sua opera quel pizzico di novità che dovrebbe contraddistinguere ogni romanzo. Quindi, quegli autori che vogliono osare e magari trasformare un argomento già abusato in qualcosa di particolare. 
Nulla vi vieta comunque di dedicarvi a un genere in particolare e, a parte, tenervi in allenamento con altri testi completamente diversi. Anzi, se ve lo potete permettere e non andate in pallone mischiando tutto, è una cosa ottima!

7) DOTE NATURALE

La più difficile tra le caratteristiche di uno Scrittore. Perché, seppur molti scrivano bene, sono pochi ad avere quello che io definisco il Talento. In tutti questi anni passati a leggere autori esordienti/emergenti, sono stati pochissimi i libri che mi hanno colpita davvero e che hanno rivelato di possedere tutte le caratteristiche per essere ottimi romanzi. 
Lo Scrittore non deve limitarsi solo a scrivere bene ma deve essere in grado di trasferire nelle sue parole buona parte di sé e della sua Passione. Il lettore deve percepire l'anima dello Scrittore con lo scorrere delle pagine, deve sentire il calore, le sensazioni, la rabbia, lo sconforto, la gioia. Tutti i sentimenti che lo hanno accompagnato durante il processo di scrittura. 

8) GAVETTA

La Gavetta non è da confondere con la Pratica, seppur siano legate tra loro.
Mentre la Pratica può essere fatta nell'intimità della propria camera, la Gavetta si fa nel mondo esterno. Si intende quindi il processo di crescita professionale di un autore che passa attraverso le sue pubblicazioni.
Che siano pubblicazioni vere e proprie, meglio se con editore (free), partecipazioni e conseguenti piazzamenti in concorsi letterari, collaborazioni con Case Editrici, magari come Comitato di Lettura o editor o altro, tutto ciò che permette all'autore di fare esperienza nel campo letterario è Gavetta.
Tale passaggio è fondamentale perché permette di farsi il proprio Curriculum Letterario, che ogni buona Casa Editrice valuta prima di decidere se accettare o meno un romanzo per la pubblicazione. Un buon Curriculum, come del resto avviene nel mondo del lavoro, permette all'autore di accrescere le proprie possibilità di essere notato e arrivare in alto. Certo, non serve a nulla aver pubblicato centomila libri se mancano gli altri 8 punti di questo elenco... o se si è passati attraverso CE a pagamento o di dubbia fama... 
Fino a qualche anno fa, pubblicare con piccole o medie Case Editrici era considerato un modo per fare Gavetta e un orgoglio per ogni autore. Significava essere stati scelti e apprezzati da qualcuno di competente per entrare nel mondo letterario a tutti gli effetti. Oggigiorno sono un po' perplessa dall'andamento generale: le piccole CE serie si contano su una mano e l'autopubblicazione è diventata la vera Gavetta. Ma un libro autopubblicato può considerarsi a tutti gli effetti una pubblicazione? Degna quindi di comparire nel Curriculum Letterario? 
Immaginate di dover presentare un vostro scritto a una grande CE per la valutazione. Vi chiederanno certamente di indicare le vostre precedenti esperienze e pubblicazioni, ma voi avete scritto solo romanzi che poi avete messo in vendita in ebook su Amazon (o altre piattaforme). Possono questi rientrare nel Curriculum? Onestamente sono perplessa su questo punto... Arrivando da esperienze di pubblicazioni vere e proprie, io personalmente direi di no. Possono concorrere per la Gavetta ma non per il Curriculum Lettario, ma magari mi sbaglio. I tempi del resto son cambiati, così come la concezione stessa di "pubblicazione". 

9) UMILTA'

Ho lasciato apposta per ultimo questo punto perché è quello che manca nel 90% dei casi. 
Definizione di umile:
Persona non orgogliosa di sé e dei propri meriti; privo di superbia; modesto; rispettoso;
Ora, alzino la mano coloro che, dopo aver letto un libro e aver scritto o dato un parere negativo allo stesso, non sono mai stati presi a male parole dall'autore. Uhm... non vedo mani alzate, come mai? Semplice: la maggior parte degli autori, specie quelli esordienti (quindi alla prima opera scritta e pubblicata), ha una stima di sé e del proprio libro superiore all'effettivo valore dello stesso. Sono certi che la loro opera meriti tutta l'attenzione del mondo e che sia per forza di cose scritta benissimo. Chi non la pensa come loro non capisce nulla, è invidioso, geloso e vari altri connotati meno simpatici che non sto a elencare. Di recente leggo spesso la parola fake per definire recensioni negative, alcune ammetto che lo sono, ma altre... no. 
E' inaccettabile che un autore, qualsiasi autore, definisca false o dettate da invidia le critiche negative ricevute. Si manca di rispetto al lettore, che può avere o non avere i suoi gusti ed è libero di esprimere la propria opinione. Questo ovviamente dipende anche da tipo di critica ricevuta. Se nella recensione c'è scritto "Questo libro fa ca....re" l'autore ha tutto il diritto di indignarsi, perché non è una critica costruttiva bensì un parere personale, per di più maleducato. Certo, non tutti sono in grado di scrivere recensioni dettagliate, molti lettori si basano sul proprio gusto e sulle sensazioni che hanno provato durante la lettura, e proprio per questo lasciano commenti negativi dettati più dall'istinto che dalla ragione, specie perché hanno speso dei soldi per un testo elogiato ovunque ma risultato poi di scarso valore.
Ma se leggiamo "Questo libro non mi è piaciuto perché..." qualsiasi cosa ci sia scritto dopo quel perché DEVE essere tenuto in considerazione. Non importa se le altre centoventi recensioni elogiano e danno 5 stelle, sarà quel commento da mezza stella che l'autore DEVE leggere, perché sarà quasi certamente il più veritiero di tutti. 
Ogni autore con un minimo di Umiltà sa che gli sono più utili le critiche (costruttive) negative di quelle positive. Queste ultime fanno certo piacere e danno la forza per andare avanti a scrivere, ma conoscere i difetti del proprio testo serve per migliorare, per comprendere i propri limiti e quindi lavorare su di essi per oltrepassarli. 
Io sono migliorata tantissimo proprio grazie alle stroncature. Ne ho fatto tesoro, alcune le ho stampate per prenderle in considerazione in futuro e non ripetere più gli stessi errori. MAI ho definito un lettore invidioso o bugiardo, nemmeno quando non ero d'accordo sul suo parere. E MAI mi sognerei di farlo. 

Che ne pensate? Naturalmente con questo articolo non voglio elevarmi a maestro del mestiere ma, basandomi sulle mie esperienze, dare qualche consiglio in più agli autori che, come me, vogliono impegnarsi al massimo per crescere e migliorare. 

YOU FEEL... GOOOD!!

Sul web ormai non si parla d'altro. La collana You Feel della Rizzoli sta spopolando ormai da settimane e numerose sono le colleghe che hanno pubblicato i loro ebook grazie a questa interessante (direi geniale) iniziativa della famosa Casa Editrice. 
Di che si tratta? Semplice: letture veloci, leggere, scritte con maestria e tutte al femminile! 
Quattro sono i "mood" in cui si divide la collana: Romantico, per le storie d'amore da palpitazione; Ironico, romanzi in cui amore e ironia si mischiano insieme; Erotico, la passione nelle sue mille sfaccettature trasgressive; Emozionante, per le amanti del romance classico.
Ammetto che, non essendo proprio il mio genere, non ho dato grande peso alle uscite che si susseguivano giorno dopo giorno. Fino a quando però due autrici che conosco, e che stimo molto, hanno svelato di essere state scelte fra le novità in uscita il 3 dicembre: Federica D'Ascani con "L'istinto di una donna", e Nora Noir con "Ciliegio in fiore". Ed è proprio di Nora che voglio parlarvi.

Ho già scritto di lei qui. Con "Candy Apple" mi aveva fatto già una bella impressione, ma con "Ciliegio in fiore" sì è superata! Sapevo che era un'autrice da tenere d'occhio! 

"Beatrice lavora nell'ufficio stampa di una multinazionale giapponese. E' forte, attraente e determinata, forse anche troppo, ma tutte le sue certezze crollano quando una sera, rincasando prima dal lavoro, trova il suo compagno a letto con un'altra. L'episodio la costringe a guardarsi dentro: la sua vita ha bisogno di un cambiamento. Netto. 
Il volantino, visto per caso nella bacheca dell'azienda, che invita a provare un Corso di Geisha, sembra essere l'inizio di questo viaggio interiore... e non solo! Beatrice incontra Alessandro e tra cerimonie del tè, passeggiate tra le vie illuminate per il Natale e kimono un po' troppo stretti, la sua femminilità inizia a sbocciare prepotente e sensuale, come un ciliegio in fiore. 
Dalla mente e dal cuore di un'autrice che racconta l'erotismo in modo elegante e profondo, un romanzo di grandi passioni e forti sentimenti."

Dalla Londra delle mele caramellate ci ritroviamo a Milano, e più precisamente a casa di Beatrice. La scena iniziale è di quelle che nessuna di noi vorrebbe mai vedere: il proprio uomo colto in flagrante con un'altra donna. E' questa l'immagine che gli occhi sconvolti di Bea ci inviano. L'autrice usa di nuovo la prima persona presente ed è un bene perché in questo modo l'empatia che proviamo per lei è immediata. In poche, pochissime righe il lettore (o meglio, la lettrice) viene catapultato nella storia e non può fare altro che assistere impotente davanti a quel LUI che cerca di spiegare... Ma che cavolo vuoi spiegare? Giuro che se fossi stata al posto di Bea altro che mandarlo via a quel modo... 
Al termine di queste poche e ben riuscite righe, scopriamo che in realtà Bea sta raccontando alla sua amica Flavia dell'accaduto. Di colpo siamo nell'ufficio delle due ragazze, una grande multinazionale giapponese dove le due lavorano. Flavia condivide in pieno lo sdegno e il dolore dell'amica e vuole conoscere i dettagli. Bea l'accontenta e ci ritroviamo così ad assistere alla telefonata tra la ragazza e il suo ex, dove LUI cerca di trovare una scusa, un valido motivo per scaricare su di LEI la colpa del suo comportamento. Di nuovo l'empatia ci coglie e l'istinto di prendere quel telefono e dirgliene quattro ben dette è tanta... 
Perché sto dicendo ciò? Perché sono esattamente le emozioni che ho provato nelle prime due/tre pagine di questo splendido romanzetto, cariche di sensazioni e di sentimenti. Da brividi.
Bea è sconvolta. Tutte le sue certezze sono crollate in pochi miseri istanti e, vinta dal dubbio che magari stando lontana da lui le cose possano cambiare, gli promette che si sarebbe fatta sentire di lì a qualche mese (una padellata in fronte, altro che farsi risentire...). Con tutti questi pensieri in testa, Bea non ce la fa proprio a concentrarsi sul lavoro così, dopo aver raccontato all'amica i dettagli del tradimento, va a farsi un caffè alla macchinetta. Qui, tra mille foglietti e inserzioni, trova uno strano volantino su un corso per diventare Geisha. Lo prende e, stranamente attratta, decide di iscriversi assieme alla sua amica Flavia.
Sarà grazie a quel corso che Beatrice incontrerà Alessandro, il fratello di Flavia. Le due ragazze infatti, dopo la prima lezione, decidono di incontrarsi ogni sabato a casa di Flavia per mettere in pratica gli insegnamenti della loro istruttrice, Ume, un'anziana donna giapponese, e lì i due ragazzi avranno modo di conoscersi e di cominciare a sentire un'inspiegabile attrazione.

Che dire. Nora ha fatto davvero centro con questo racconto lungo. Non solo perché ha confermato in pieno la mia prima impressione, ovvero che sia molto brava a scrivere, ma anche perché è riuscita ad andare ancor più in profondità nell'animo dei suoi personaggi, rendendoli così vivi da percepire la crescita interiore sia della protagonista, dal momento del tradimento passando dalla rabbia allo sconforto, fino al giorno in cui finalmente si sentirà fiorire proprio come un fiore di ciliegio, sia dei personaggi secondari: Alessandro e Flavia.
Molto interessante, seppur vagamente accennata, è la figura di Ume. Non sappiamo molto di lei se non il minimo indispensabile ai fini del racconto; l'autrice la fa interagire poco con la protagonista, ma quelle poche volte sono sufficienti per instaurare nei suoi confronti simpatia e rispetto. Sarebbe bellissimo se il racconto divenisse un romanzo. Mi piacerebbe saperne di più su questa anziana donna, sul suo passato, sul mondo delle Geishe. Sono certa che porta dentro una storia molto interessante!
Superlativa a mio avviso è l'idea generale di tutto il racconto. Abbiamo una protagonista che viene letteralmente pugnalata alle spalle, si ritrova a pezzi e ogni sua certezza svanita. Grazie al corso per diventare Geisha e all'incontro con Alessandro, Bea riacquista piano piano sicurezza di se stessa, del suo corpo, della sua sessualità e di ciò che desidera. Assistiamo alla sua crescita interiore proprio come assisteremmo allo sbocciare di un fiore: un cambiamento lento ma inesorabile, che porta la nostra protagonista a riemergere e ritrovare la felicità. Capisce che il sesso è arte e non solo istinto, che il mero piacere fisico non appaga lo spirito, ma che se invece prima viene appagato lo spirito allora il corpo intero ne trae beneficio. 
A differenza di "Candy Apple", qui l'erotismo è molto più marcato e spinto, ma non scade mai nell'eccesso. Grazie al clima generale della storia, che ci propone rilassanti rituali del tè, petali di fiori, luci soffuse e un profondo rispetto tra i due ragazzi, viviamo il sesso dei protagonisti come un momento di fusione completo, di passione travolgente e di amore puro. Bea e Ale ci insegnano che, prima del corpo, è la nostra mente che deve essere appagata, libera e pronta a ricevere tutti gli stimoli che il corpo le trasmette. E che ciò si raggiunge grazie al rispetto, all'attesa, agli attimi infiniti che intercorrono tra una carezza e uno sguardo. Amo questo modo di vedere la sessualità, in quanto ne condivido in pieno ogni aspetto.
Lo stile è preciso e impeccabile, qualche stacco tra un paragrafo e l'altro è forse un po' troppo netto e veloce ma si sorvola facilmente. Le parole sono ponderate, così i dialoghi sono molto fluidi e belli. E' davvero una meravigliosa lettura, che consiglio vivamente. E poi vogliamo parlare della copertina? La più bella di tutta la collana! 

Sono contenta di aver arricchito il mio bagaglio di generi letterari con l'erotico, cominciando proprio con quelli di Nora Noir. Sono felice che mi abbia contattata senza nemmeno conoscermi e abbia avuto così tanta fiducia e rispetto nei miei confronti da affidarmi i suoi scritti in anteprima (anche se non sono stata tra le prime a recensirla), pur sapendo che magari potevano non piacermi. 
Posso solo dirle di continuare così, è sulla strada giusta per diventare una brava scrittrice. Magari mi piacerebbe vederla alle prese con qualcosa di più impegnativo, come un romanzo vero e proprio. Sarebbe una bella sfida ma sono certa che se la caverebbe alla grande!

I QUATTRO RE - CINQUE ANNI DOPO

Cinque anni dopo la prima pubblicazione cartacea, sono qui di nuovo per parlarvi del mio romanzo d'esordio, I Quattro Re - I Sovrani della Luce. Sì, perché finalmente rivedranno la luce, questa volta in formato ebook e in maniera completamente autonoma!
Sabato 29 novembre la prima delle tre parti in cui ho deciso di suddividere il romanzo sarà disponibile per l'acquisto sulla piattaforma digitale di Amazon e, a seguire, anche su Kobo. Mancano 4 giorni... quasi non ci credo! Questa è la copertina, creata da me:


La saga de I Quattro Re è nata, come scrissi anche nel post dedicato, come una trilogia, che però nel corso del tempo si è allungata fino a diventare una pentalogia. O almeno è quello che spero. I libri che lo compongono al momento sono questi:

  • I QUATTRO RE - I SOVRANI DELLA LUCE
  • I QUATTRO RE - IL RE DELL'ARIA
  • I QUATTRO RE - IL RE DELL'ACQUA
  • I QUATTRO RE - LA STRADA DEI RE
Il quinto libro non ha ancora un titolo in quanto è stato scritto solo un pezzo di bozza, mentre i quarto probabilmente subirà delle modifiche in base a come si evolve la storia (ora solo abbozzata), quindi prendeteli con le pinze... I primi tre invece sono definitivi. 
I Sovrani della Luce sarà completamente riscritto; prevedo molti tagli e modifiche alla struttura esistente, il che mi porterà via un sacco di tempo. Mentre la prima parte è già stata revisionata ed editata, la seconda al momento è in fase di studio e rilettura dei singoli capitoli per vedere dove e come apportare quei miglioramenti che ho in testa. Conto di terminare il lavoro per la fine dell'anno, così da sottoporlo subito al vaglio dell'editor e pubblicarlo in ebook in primavera. Per la terza e ultima parte bisognerà attendere invece l'estate, periodo in cui molto probabilmente deciderò di crearne la versione cartacea.
Ho tanti progetti in mente per questa Saga, tra cui, grazie alla collaborazione con un bravo grafico (di cui per ora non svelo il nome), la realizzazione dei Character designs dei personaggi, magari anche di merchandising per i lettori e della creazione di una copertina mirata per il cartaceo. Voglio fare le cose per bene questa volta! 

Nel frattempo, l'uscita dell'ebook è già stata segnalata nei seguenti blog:


Ho inoltre creato su Goodreads la scheda dell'ebook, così se volete metterlo già in lista di lettura potete comodamente aggiungerlo! Sul sito Penne Matte invece potete leggerne in anteprima il Prologo e lasciare il vostro commento.

Ora non ci resta che far partire il conto alla rovescia per l'inizio di questa nuova avventura!




CANDY APPLE: TRA AMORE ED EROS

E' passato molto tempo dall'ultima recensione che scrissi per un autore esordiente. Una vera recensione intendo, di quelle lunghe, precise, che spolpano il romanzo fino a mostrarne l'osso. Le ultime che scrissi riguardavano libri così noiosi che, presa dall'incavolatura, non meritavano che poche righe... Io sono così, se un libro mi piace ed è scritto bene lo esalto; se invece è bello ma scritto da cani, o è pure orribile in quanto a trama, ci metto poco: quel che devo dire lo dico (ad esempio, potete leggere questa recensione per farvi un'idea).
Dopo mesi di pausa dalla letteratura esordiente/emergente, sono pronta per riprendere a leggere e recensire i miei colleghi. Ho tanti di quelli arretrati che ormai non li conto più, e voglio fare in fretta a smaltirli perché le nuove uscite sono succulente e non ce la faccio quasi più a trattenere il dito dal tasto "compra con un click"!! E' straziante vedere ogni giorno lo spam di decine di libri interessanti e sapere di non poterli prendere perché andrebbero ad accumularsi alla pila in coda da anni!
Una piccola eccezione però ho dovuto farla quando un giorno una ragazza mi ha contattata su facebook per chiedermi se mi andava di leggere il suo romanzo e scriverne una recensione. La prima cosa che ho pensato fu "Oddio, non faccio più recensioni su richiesta", ma lei era stata tanto gentile e carina che non ho potuto dire di no. Inoltre si trattava di un genere per me nuovo, l'erotico, e quel briciolo di curiosità che avevo mi ha convinta ad accettare.

Londra, il Natale è ormai alle porte e le vite di due ragazzi italiani, Elisa, una ballerina classica, e Alberto, un chitarrista metal, si intrecciano per caso grazie a un eccentrico pittore inglese amico comune, Nigel.
L'inizio della storia è burrascoso e complicato: Elisa, nonostante provi sin da subito attrazione per lui, deve fare i conti con i suoi conflitti interiori mai risolti che le provocano profonde crisi, con il suo ex che la tempesta di messaggi e telefonate, e soprattutto con la sua spregiudicata amica Jennifer, disposta a tutto per portargliela via.
Alberto invece impiega un po' a capire che quella giovane riservata e distante, e nemmeno così avvenente come le donne con cui si circonda di solito, gli ha preso anche il cuore e non è solo un buon passatempo sessuale.
Il desiderio di conoscersi sempre di più li spingerà, nonostante tutto e tutti, l'uno verso l'altra, con un crescendo di erotismo lungo le pagine del romanzo.
Lontani da casa, con i propri sogni e desideri da inseguire, vivendo esperienze nei teatri di una Londra scintillante, e i concerti nei bassifondi della città, Elisa e Alberto si ritroveranno a consumare una grande passione, fino all'epilogo che li vedrà entrambi costretti a prendere una decisione.

Si tratta di un racconto lungo che vede protagonisti assoluti Elisa e Alberto, due facce di una stessa medaglia, così diversi e per questo destinati a non poter fare a meno uno dell'altra. 
L'autrice ce li presenta in maniera alternata, vediamo il mondo attraverso i loro occhi grazie all'uso ben riuscito, e a mio avviso azzeccato, della prima persona presente. In questo modo siamo subito nella scena, viviamo accanto ai due ragazzi e sentiamo ciò che loro provano. 
L'uso della prima persona è sempre un rischio, se poi le coniugazioni dei verbi sono al presente il rischio raddoppia; non tutti i romanzi sono adatti per essere scritti in questo modo, ma l'autrice è stata brava nella scelta, ha rischiato e ha vinto. Trattandosi di un erotico il lettore deve necessariamente immedesimarsi nei protagonisti per "godere" appieno delle scene e dei sentimenti. E quale metodo migliore se non fargli vivere la storia attraverso i loro occhi e i loro pensieri?
Il primo personaggio che conosciamo è Elisa. Trasferitasi a Londra inseguendo il sogno di diventare ballerina professionista, è una ragazza che nella sua vita ha sempre preteso il massimo controllo su ogni cosa. Brava a scuola e ballerina modello, sente che ogni cosa che fa deve essere fatta in maniera precisa, corretta, al meglio delle sue possibilità. Così, quando si ritrova a ridosso delle festività natalizie e comincia a sentire il desiderio di tornare a casa per trascorrerle con la famiglia, mette a tacere ogni pensiero simile per dedicarsi alla danza. Sarebbe proprio un peccato perdere quell'occasione!
Subito dopo incontriamo Alberto. Anche lui vive a Londra inseguendo un sogno: quello di diventare un bravo musicista metal. Ma a differenza di Elisa, la cui famiglia l'aveva spinta sin da piccola verso la strada della danza, Alberto è il figlio senza speranze, senza futuro, che crede ai sogni anziché trovare un vero lavoro e farsi una famiglia, come invece aveva fatto il fratello. Suona con un piccolo gruppo nei locali sparsi per la città, dove a nessuno pare interessare davvero di loro. 
Sarà alla mostra di quadri di Nigel, eccentrico pittore inglese amico di Alberto, e che Elisa conosce per caso in un bar, che i due si incontreranno la prima volta. Alberto si sente subito attratto da lei, meno avvenente della sua coinquilina Jennifer, tutta curve e ormoni, ma per questo più interessante. Elisa accetta di buon grado la sua compagnia e, senza capirne il motivo, comincia a sua volta a provare un'irrefrenabile attrazione. Ma deve fare presto i conti con la sua smania di controllo sui sentimenti e, cosa non meno peggiore, con una coinquilina gelosa che farà di tutto per mettere le mani su Alberto.

L'autrice ci mostra dei personaggi molto vivi e ben caratterizzati, sullo sfondo di una città che ha visitato e che, per questo, ha ricostruito molto bene. Mi piace il suo stile preciso, diretto e semplice. Una lettura veloce e pulita, che non si perde in inutili descrizioni o giri di parole ma che arriva dritta al punto. Magnifiche le introspezioni, anche grazie al PDV diretto dei personaggi. Viviamo i loro pensieri e i loro momenti di sconforto e di indecisione, specie nella fase iniziale: l'attrazione che entrambi provano è palpabile, così come il desiderio sessuale reciproco, ma mille dubbi leciti si fanno spazio nelle loro teste. Nessuno dei due vuole lasciarsi andare, ma allo stesso tempo l'attrazione è talmente forte che non possono opporsi.
Maggiore attenzione l'avrei posta sulla differenza sociale dei due protagonisti, dato che vivono e provengono da due ambienti diversi, la danza classica per Elisa e il metal per Alberto. Occupata a narrare della loro attrazione, si perde un po' di vista il fatto che i loro caratteri sono plasmati anche dal mondo in cui sono cresciuti. Penso infatti che il pregio maggiore di questo racconto sia proprio il fatto di aver scelto due personalità così diverse, destinate per forza di cose ad attrarsi. Alberto dovrebbe essere forse un po' più duro, più grezzo, e invece tra i due risulta il più dolce. 
Buoni e numerosi i dialoghi. Forse alcuni sono un po' frettolosi e forzati ma nulla tolgono al loro scopo: delineare i caratteri dei personaggi in maniera precisa. E' grazie ad essi se riusciamo a capire chi sono i protagonisti secondari che ruotano intorno ad Elisa e Alberto. Sono vivi, ognuno con la propria personalità ben definita.
Essendo un erotico, ci sono scene di sesso abbastanza esplicite, specie nella seconda metà del racconto. L'autrice mi ha detto che si tratta di un erotico soft, ed in effetti è così: la sessualità dei due ragazzi è raccontata in maniera leggera, senza mai spingersi troppo oltre. Ecco, io onestamente avrei preferito che si osasse di più. Non so se sia stata una scelta dell'autrice o meno, ma il racconto avrebbe acquistato più profondità e carattere se si fosse calcata un po' la mano su alcune scene "calde". 

A parte questi piccoli appunti, che sono strettamente personali, la storia è ben scritta, piacevole da leggere, scorre via in un attimo e lascia dentro dei bei sentimenti. Mi piace davvero molto come scrive l'autrice, ha tutte le carte in regola per osare di più. Dovrò leggere altro di suo per farmi un'idea più precisa, ma resto comunque dell'idea che sia molto talentuosa. Ha uno stile personale, sa usare e dosare le parole, caratteristiche non da poco per un emergente. 
Sono proprio curiosa di scoprire come sarà la sua evoluzione nel corso degli anni e delle pubblicazioni, quindi la terrò d'occhio!!

Per acquistarlo ecco il link su AMAZON.

I QUATTRO RE. QUANDO UN ROMANZO TI ENTRA DENTRO

Oggi voglio raccontarvi la storia del mio romanzo epic fantasy "I Quattro Re".
Chi mi segue su facebook avrà notato che di recente ne sto parlando molto. La maggior parte di voi non lo conosce, ma alcuni, specie i miei lettori più affezionati, sanno che mi sto riferendo al romanzo con cui esordii nel 2008 nel mondo dell'editoria. 

La copertina del cartaceo pubblicato a
dicembre 2008
"Quattro Re per governare il Mondo, 
Quattro Re per custodire il Tempo,
Quattro Re per riportare la Luce
nelle nebbie dell'Inverno Perpetuo,
quando i cieli si fossero spezzati
e il Caos fosse tornato"

Iniziai a scriverlo nel 2003, durante un periodo di malattia che mi tenne in casa per oltre 20 giorni. Inizialmente doveva essere un romanzo singolo, ispirato ad alcuni anime di mia invenzione, ma man mano che scrivevo iniziai a capire che non sarebbe stato così breve come pensavo. 
In sei mesi completai la bozza della prima parte della Saga, intitolata "I Quattro Re - I Sovrani della Luce", quindi cominciai subito con il secondo romanzo, "I Quattro Re - Il Re dell'Aria". Completata anche questa parte, iniziai a lavorare su quello che doveva essere l'ultimo romanzo della trilogia: "I Quattro Re - La strada dei Re". Doveva esserlo... perché anche in questo caso, scrivendo e correggendo, mi resi conto che non sarebbe stata una trilogia, né una quadrilogia... ma una vera e propria Saga che probabilmente conterà almeno 5 romanzi (resto vaga in quanto il finale non l'ho ancora scritto quindi chissà... potrebbero diventare 6 ora della fine?).
Nel 2008, dopo numerose riletture e correzioni, decisi di provare a pubblicare il primo libro, e lo proposi a decine di editori. Purtroppo, causa ignoranza e scarsa conoscenza del mondo editoriale, accettai la proposta di una piccola CE a pagamento che ben presto si rivelò non solo essere totalmente indifferente al mio lavoro, ma pure truffaldina. Il contratto si concluse dopo un anno con in mezzo gli avvocati, e solo perché allora ero giovane e con pochi soldi non ho voluto intraprendere un'azione legale volta non solo a farmi restituire i soldi spesi per le copie, ma anche i danni morali che mi hanno causato... 
In quell'anno comunque ebbi modo di conoscere molti autori promettenti, di leggere i loro romanzi e di farmi leggere da loro. Il testo venne in parte apprezzato e in parte disprezzato, in quanto molto particolare e decisamente descrittivo (su influenza di Tolkien, lo ammetto... ). Organizzai un paio di presentazioni, una in una libreria della mia città e una a Milano, insieme alla collega Francesca Angelinelli. Vendetti parecchio per essere stato un testo mediocre e decisamente caro (quei furboni degli editori lo avevano messo in vendita a € 23,00... ancora non ci credo...) e, soprattutto, capii in fretta come giravano le cose in questo mondo.
Quando il contratto si concluse, e illuminata da alcune recensioni e pareri piuttosto critici, decisi che il romanzo meritava il meglio. Nel corso di questi sei anni l'ho riletto e corretto innumerevoli volte, fino a quando la scorsa primavera decisi che era il momento di fare sul serio. In previsione di una pubblicazione tutta Self in ebook e cartaceo, affidai la prima delle tre parti in cui ho suddiviso il testo ad Alexia Bianchini per un editing profondo e accurato. 
Ieri sera ho terminato la lettura del file definitivo e ne sono più che soddisfatta! Seppur la trama segua quella originale, è stata ampliata e modificata in più punti. Ho aggiunto personaggi e dialoghi e ho approfondito la loro introspezione per renderli più vivi. Ho eliminato descrizioni inutili, interi capitoli sono stati riscritti da zero. E la mano sapiente di Alexia ha dato quel tocco in più per renderlo decisamente migliore di com'era prima. 

Dato che il romanzo conta circa 500 pagine, per la versione ebook ho deciso di suddividere il testo in tre parti. Questo per poter tenere un prezzo contenuto e non propinare ai lettori un mattone. Ho notato infatti che molte critiche erano mosse proprio per la lunghezza eccessiva (ma dovuta), così in questo modo il lettore ha modo in 176 pagine di farsi un'idea della storia, del mio modo di scrivere e di decidere quindi se vale la pena continuare a leggermi o meno. 
La versione cartacea, che non sarà disponibile prima della metà del 2015, conterrà il romanzo integrale e in più sarà arricchita da mappe e dizionari e svariate altre sorprese. Inoltre, visto che i costi di stampa sono alti, verranno stampate copie solo su specifica ordinazione, o per eventi particolari. 
Questa settimana mi occuperò della cover e, una volta pronta, partirà la promozione. Se tutto va bene potrebbe essere online in versione digitale entro la fine di novembre!!

E' un progetto ambizioso a cui tengo tantissimo, visto poi che me lo porto dietro da quasi 12 anni, e per il quale darò tutta me stessa. Sono cresciuta molto nello stile e molto ancora devo migliorare, e spero di poter trasmettere al lettore la stessa passione che ci sto mettendo io nello scrivere questa Saga.


"In un tempo remoto, prima della creazione dell'Universo, venne combattuta una terribile guerra tra i Draghi della Luce e quelli del Caos. Sulla cima del vulcano Tharos, Belzon, il Sovrano della Luce, e Hellord, Signore degli Inferi, si affrontarono in uno scontro violentissimo, mentre, ai piedi della terribile Montagna, i Quattro Re Draghi, Skysor, Hidral, Flameron ed Earthalor, distruggevano ogni creatura del Caos. La battaglia fu tremenda, in poco tempo i Re Draghi e Belzon annientarono gli eserciti di Hellord, il quale, per salvarsi, si rifugiò nelle profondità della terra, giurando vendetta.
Allora Re Belzon pronunciò una Profezia, che avrebbe riportato su Ĕahnart i Quattro Re Draghi il giorno in cui Hellord fosse rinato.

Tremila anni dopo quella battaglia, un orribile incubo sconvolge la vita di una Principessa, Lean del Regno di Baharam. Per quattro giorni un mondo di fuoco e morte occupa i suoi sogni, insinuandole nel corpo terribili presagi. Decisa a scoprire il significato di quelle visioni, si rivolge ad una "Maga", che le svela una terribile verità: la Montagna si sta svegliando e con essa ogni creatura celata al suo interno.
Lean non ha scelta. Deve partire subito per risvegliare i Quattro Re Draghi dai loro Regni nascosti, e, insieme a loro, dare voce all'antica Profezia pronunciata da Belzon.
Accompagnata da due giovani Cavalieri dal passato misterioso, e da un bellissimo e magico anello, intraprenderà un viaggio nelle immense terre di Ĕahnart, attraverso praterie e impenetrabili foreste, dove incontrerà Draghi e altre splendide creature, e dove si troverà ben presto a combattere contro i dubbi che quella missione le farà affiorare: perché proprio lei? E perché l'anello che porta al dito sembra suscitare in tutti rispetto e timore? Qual'è il suo vero potere?
Ma durante il lungo viaggio dovrà anche fare i conti con la Morte, che farà di tutto per catturarla."


I MIGLIORI AUTORI EMERGENTI

Sono un po' di giorni che mi gira in testa un pensiero: chi sono stati i migliori autori emergenti che ho letto finora? Chi, nella marea di romanzi letti, ha saputo emozionarmi a tal punto da rimanermi impresso nella mente dopo anni? Perché di libri ne ho letti davvero tanti: moltissimi sono stati mediocri, altri davvero terribili, ma alcuni mi sono entrati dentro.
Ho quindi pensato di fare una classifica dei dieci migliori libri/autori che ho letto da quando, nel 2008, ho scoperto la letteratura italiana emergente. Non tratterò dunque grandi CE, nomi famosi o esteri, ma solo ed esclusivamente autori che si sono distinti con le loro opere, pubblicate da piccole CE o il Self.

Partiamo subito con la 10° POSIZIONE:

LE ALI DEL DRAGO CADUTO - Solomon Troy Cassini

"Abbazia di Melk, valle del Wachau, Austria orientale.

L'isolamento secolare dell'antico monastero benedettino è spezzato da un evento inatteso. Un miracolo. E sarà l'inizio della sventura.
Quale ignoto potere infesta il vecchio pozzo, nel cuore dei boschi che cintano l'abbazia? L'oscuro e incompleto mosaico, che ritrae San Giorgio contro un orrendo drago Nero, è solo una meravigliosa opera d'arte o, piuttosto, il monito di un presagio terrificante? Leggende dimenticate prenderanno vita, portando alla luce uno sconcertante passato.
In un avvincente intreccio di emozioni e misteri, vi attendono iniziazioni al fuoco e letali prove di volo; apprenderete insegnamenti proibiti e varcherete magici portali alla volta di terre incantate. E, più di tutto, farete la conoscenza di Yerwinbaldus, Colui che oscura l'Oscurità stessa. Forgiato dalle Colonne di Belial come il più feroce paladino della razza Nera, dovrà affrontare lo spietato destino che lo reclama, e i confini dello scontro si allargheranno oltre ogni immaginazione"

Romanzo del 2008, edito da Asengard (quando valutava gli esordienti e non come ora che ha cambiato completamente politiche editoriali). Uno splendido libro i cui protagonisti sono i draghi. Potevo di certo farmelo scappare? Ovviamente no! Acquistato a Torino direttamente allo stand dell'editore, mi è stato anche firmato dallo stesso autore, il cui nome reale è Luca Granzotto .

Lo potete acquistare sul sito della Asengard, in quanto è ancora in catalogo.

9° POSIZIONE


EX TENEBRIS - Stefano Lanciotti

"Nocturnia. 
Un mondo dove il Potere Oscuro ha eclissato il sole e tre Confraternite magiche si combattono in una guerra senza tregua. Un mondo lontanissimo dal nostro, eppure solo un Varco la divide dalla Terra, dove il mago Lynerus ha portato in salvo l’ultima erede della dinastia regnante e i Sigilli, i tre grimori che contengono il Sapere Perduto. 
Thomas Travers, un collaboratore della polizia di Washington D.C., indagando su un bizzarro delitto incrocia la sua strada con quella di Diana, una ragazza fragile nella quale il potere magico sta crescendo come un cancro maligno. Per salvarla e permetterle di reclamare il trono di Nocturnia, dovrà affrontare esseri che non sono di questo mondo e che provengono da oltre il Varco. Dalle tenebre"

E' uno dei primi ebook che scaricai sul mio Kindle, grazie al fatto che è gratuito su Amazon. Ed è stata una bella scoperta! La copertina inganna (pensavo ci fossero dei draghi e invece si tratta di demoni) ma il romanzo è ben strutturato e scritto, oltre a essere innovativo in un mare di vampiri e licantropi!


8° POSIZIONE


LA NAVE DEL DESTINO, ASIA - Marco Mazzanti

"All'approssimarsi dell'anno Mille, in un mondo in cui il confine tra leggenda e realtà va sempre più assottigliandosi, quattro uomini si contendono il proprio diritto alla felicità. Tre gemelli, simili d'aspetto ma opposti nel carattere, e un re, che crede di aver perso per sempre il suo unico amore, saranno costretti a incrociare le proprie strade.

Ma il destino è in agguato e la presenza di Asia, la cui bellezza è così prepotente da renderla simile a un essere ultraterreno, sconvolgerà i piani di ognuno portando a conseguenze inaspettate"

Marco è grandioso e ha uno stile molto particolare e ricercato. I suoi romanzi sono poetici e scritti in maniera superba! Inoltre le trame sono diverse dall'ordinario, uniche nel loro genere, il che denota le grandi capacità di questo autore. Leggere per credere!



7° POSIZIONE


BREVI MONOLOGHI IN UNA SALA DA BALLO DI FINE OTTOCENTO - Alessandra Paoloni

"Brevi monologhi sotto la forma di poesia da parte di vari personaggi che si susseguono, a volte si richiamano.

Alcuni sono parenti o promessi sposi contro la propria volontà, alcuni sono ricchi, altri innamorati respinti, chi ha successo e chi meno. Chi non ha speranza, chi vuole vendicarsi, chi tradire, chi è tormentato, preoccupato, disperato"

Lessi questo breve libro tanti anni fa in altra veste grafica, ma ricordo ancora che fu una lettura unica nel suo genere. Quest'autrice merita molto e oggi ha all'attivo numerosi romanzi. La potete trovare in Self su Amazon.






6° POSIZIONE


L'ERRORE DI CRONOS - Barbara Risoli

"Uno strano risveglio in un mondo antico.

Un re senza cuore e assetato di sangue.
Un ribelle condannato all'eterna sconfitta.
Ove gli Dei sono padroni assoluti e gli scontri non concedono pietà, la lotta per la libertà è strenua e Zaira, figlia del ventesimo secolo e strumento del Fato, viene travolta dalla funesta profezia di un oracolo e conosce l'insospettabile valore del diritto di esistere.
Amicizie sincere e odi profondi mutano giorni impossibili; estenuanti inseguimenti e ostinate fughe scuotono gli animi; grandi sentimenti e tristi tradimenti squarciano, come spade affilate, il velo oscuro di feroci verità. Sino all'ultimo respiro.
Il tramonto della Focide micenea saluta l'arrivo di un'amazzone venuta dal futuro e occhi atri ne osservano lo sparuto giungere"

Anche questo libro lo lessi molti anni fa quando l'autrice esordii con un piccolo editore. Me ne innamorai subito per lo stile deciso e per la trama innovativa capace di tenerti incollato alle pagine sino alla fine. 

Lo trovate su Amazon in formato ebook.

5° POSIZIONE


IL SENTIERO DI LEGNO E SANGUE - Luca Tarenzi

"Apre gli occhi nel cuore di un'immensa conchiglia. Ha il corpo di legno articolato e ingranaggi, e il cadavere del suo costruttore giace accanto a lui. Non ha un nome, non ha memoria, ma appena nato ha già mostruosi nemici che lo braccano e una missione che non ha chiesto né desiderato: diventare umano.

Attorno a lui c'è un mondo che un'antica catastrofe ha trasformato nel sogno delirante di un folle, alle sue calcagna due Incubi, la Maschera e la Bestia, e davanti a lui un sentiero costellato di mutazioni, tribù selvagge, divinità del caos e giganti marini che lo condurrà verso un destino molto più incerto di quanto i suoi creatori avessero mai potuto prevedere"

In una parola? Geniale.

Un testo nuovo, fresco, breve ma intenso, e con un finale che proprio non t'aspetti. E' sicuramente un romanzo da avere nella propria libreria e di cui non ci si stanca mai. Così come per Cassini, anche questo è edito da Asengard e lo trovate sul loro sito internet.

4° POSIZIONE


GRIGIO - Caterina Saracino

"Non tutti amano esporsi, mostrare l'entità della propria anima, vulnerabile e ferita. E' così che persone come Morgana preferiscono vivere ai lati della scena, senza mai calpestare le tavole del palcoscenico, cercando di rendere se stessi il più possibile invisibili. Per tali persone la vita assume in questo modo un colore opaco, poco intenso e triste, come il grigio che smette di essere un colore per trasformarsi in uno stile di vita. 

Morgana è figlia di un destino burlesco che le ha rubato la felicità, catapultandola in una realtà che ha l'acre sapore della giovinezza perduta. Un evento funesto, la morte della piccola Bianca, cambia per sempre la vita di lei e di suo fratello Gabriele, l'innocente carnefice, che li rinchiude dietro le sbarre di un'esistenza fatta di rimorsi e di silenzi"

Scrissi questa recensione quando terminai di leggerlo: bello, profondo, intenso, drammatico. Una perla di rara bellezza. Ecco finalmente un'altra scrittrice col Talento, capace di trascinarti nelle profondità del romanzo, e di catturare il lettore grazie all'uso sapiente delle parole. L'autrice scava nell'anima dei personaggi, li descrive con maestria e ce li fa amare sin dalle prime righe. Viviamo in prima persona il dramma di Morgana, le sue sensazioni e la sua pena per una vita piena di "grigio".

Uno dei migliori libri che ho letto! Lo trovate anche su Amazon sia in ebook che in formato cartaceo.

3° POSIZIONE


RACCONTI DI VIAGGIO DEL MONACO KYOSHI - Francesca Angelinelli

"E' una raccolta di racconti fantastici ispirati alle leggende, ai miti, alle tradizioni e al folklore orientali. In un mondo antico e affascinante, che affonda le sue radici nella realtà storica, ma dove a ogni angolo demoni, dei, spiriti, fantasmi e altre magiche entità sono pronte a emergere, il monaco-indovino Kyoshi viaggia alla ricerca di una saggezza superiore. Egli riporta, in un continuo affastellarsi di ricordo e esperienza, alcuni episodi della sua vita che lo hanno costretto a confrontarsi con le forze misteriose che circondano l'esistenza umana"


Da sempre sostengo che Francesca sia un'Autrice con la A maiuscola. Ogni suo romanzo è un capolavoro ma tra tutti questo piccolo libro è quello che più mi è rimasto impresso nella mente. Leggetelo, e leggete tutti i libri che questa ragazza ha scritto. Non ve ne pentirete!


2°POSIZIONE


L'UOMO CHE DIPINGEVA CON I COLTELLI - Marco Mazzanti

"Di che colore è l'anima? è ciò che si chiede Dmtrj quando recupera la vista e scopre l'esistenza dei colori. Abituato a percepire ciò che lo circonda tramite odori, profumi e sensazioni trova nell'arte la sua personale espressione. Ma Dmtrj dipinge con i coltelli e usa come tele i corpi nudi che delicatamente vengono lambiti dalle sue lame affilate. Il colore che Dmtrj preferisce è il rosso; rosso come il sangue, come la vita, come la verità che si trova nella carne e che si profonde sulle sue tele.

Scile è un giovane che si prostituisce per vivere. Il suo è un non colore, come la sua vita fatta di vendetta. Ama per vivere e vive per uccidere. Dmtrj e Scile sono opposti ed entrambi turbano coloro che incontrano, ma le loro strade di incroceranno per amore di Asja: un'albina cieca e bellissima"

Ho già scritto che Marco è grandioso, e con questo romanzo ne dà ampia prova. I personaggi diventano di colpo colori, profumi, sensazioni; l'abilità dell'autore sta proprio nel prenderti e catapultarti nel romanzo grazie all'uso sapiente delle parole. Già dalle prime righe vi renderete conto che non avete mai letto nulla di simile. 

Consigliatissimo se volete provare sensazioni uniche durante la lettura!

1° POSIZIONE


NUOVA TERRA, GLI OCCHI DELL'EREDE - DILHANI HEEMBA


"La Terra come la conosciamo è cambiata, è cambiato il suo aspetto e la sua popolazione: a Nuova Eyropa, oltre alla razza Umana, vivono la Razza dei Lupi Grigi e la Razza delle Tigri Bianche, uomini in grado di trasformarsi nei rispettivi animali e in conflitto tra loro da più di cento anni.
Shayl'n Til Lech, cresciuta come un'Umana in un orfanotrofio, impara a conoscere la povertà, a combattere con i pugnali e a odiare e temere i Lupi, le Tigri e la loro guerra. Gli occhi di Shayl'n hanno una strana colorazione, che lei crederà sia solo un brutto scherzo del destino, fino a quando non verrà rapita da un gruppo di Tigri Bianche. Con loro dovrà affrontare la sua natura di Mezzosangue, la sua eredità nascosta per anni, il potere del suo sangue e della sua mente, la disperazione della morte, le ragioni della guerra e le mille sfaccettature dell'amore.
Attraverso territori ammantati di neve, deserti sabbiosi, città vecchie e nuove, dovrà lottare per se stessa e per le persone che ama con ogni mezzo: pugnali, pistole, artigli, seduzione e sentimenti"

Di questo romanzo ne ho parlato qui. Oltre a essere una ragazza simpatica e intelligente, quel genere di persona che si ha piacere avere come amica, Dilhani ha il Talento e lo ha dimostrato più di una volta da quando l'ho conosciuta. Nuova Terra, Nuova Vita (il seguito), Le figlie di Ananke, Bruci il mare (che ancora non ho avuto il piacere di leggere): questi sono i suoi capolavori. 
La maestria con cui narra, descrive gli ambienti e caratterizza i personaggi è notevole. I suoi romanzi ti tengono incollato alla pagine, ami e odi i protagonisti dei libri, non puoi fare a meno di incavolarti con loro e di soffrire con loro. Il ritmo è cadenzato alla perfezione, senza un attimo di tregua per il lettore.
Insomma, è di sicuro il miglior libro di un emergente letto finora. 

Ammetto che non è stato facile fare questa classifica. Ho dovuto lasciare fuori testi molto belli ma che mi hanno convinta meno. E nonostante ciò arrivare a 10 titoli è stato comunque difficile. Lo so, sono una lettrice esigente e ci metto poco a mettere 1 o 2 stelle. I libri che ho letto negli ultimi due anni sono stati spesso mediocri, scontati, banali, tanto più che, per superare lo sconforto da blocco del lettore, ho dovuto rileggere Stephen King, e ora Tolkien. Nessun altro libro è più stato all'altezza di quelli da me citati qui sopra.
Spero che nella marea di ebook e libri arretrati che ho ci siano nomi degni di essere letti e, soprattutto, ricordati anche a distanza di anni, proprio come mi è capitato con gli autori citati in questo articolo.