FANTASYA

SULLE ALI DELLA FANTASIA

SEGNALAZIONE DI SETTEMBRE: LA ROSA E IL DESERTO DI LORENZA BARTOLINI

Finite le ferie, finito il relax e si riprende il lavoro e le scuole. 
Così anche io riprendo i sospesi e le rubriche lasciate a riposo in questi lunghi mesi estivi. Da questo mese ecco quindi che ripartono le segnalazioni mensili di romanzi di esordienti ed emergenti italiani!

Oggi vi voglio presentare un libro fresco fresco di stampa! E non esagero, in quanto solo pochi giorni fa l'autrice ne ha svelato l'uscita in formato cartaceo. Parliamo di Lorenza Bartolini e del suo fantasy "La rosa e il deserto".

LA ROSA E IL DESERTO- LORENZA BARTOLINI
Selfpublishing
Pagine: 434
Prezzo cartaceo: € 15,60
Genere: fantasy
Presto disponibile anche in ebook

Marylya, bella e vivace principessa del Nord, deve mettere da parte la sua innata voglia di libertà e accettare di sposare Mikelle, il principe del Regno del Sud, per rafforzare l'oramai duratura pace tra i due popoli, dopo un passato di sanguinosi conflitti. Il giovane però si rivela spietato e insensibile nei confronti della sposa, e, come se non bastasse, la sorella di Mikelle, Sadyoh, non tarda a mostrare tutta la sua ostilità e antipatia verso Marylya. L'unico ad esserle amico e pronto a sostenerla è Meros, fratellastro di Mikelle, che al fianco della principessa si troverà ad affrontare una battaglia dall'alta posta in gioco: la riconquista della pace tra i Regni.



SULL'AUTRICE

Lorenza Bartolini è nata nel 1982. Dopo gli studi, ha lavorato per anni nel settore della ristorazione, e solo di recente ha deciso di scrivere il suo primo romanzo. Con i piedi per terra e la testa fra le nuvole, ha cominciato per gioco, senza pensare che da qualche pagina sarebbe giunta a comporre un intero libro. Fa il suo esordio nel mondo della narrativa con una storia di amore e di guerra incentrata su Marylya e Meros, che ha suscitato l'entusiasmo di amici e parenti.

UN BREVE ESTRATTO

La neve si stava sciogliendo sotto i caldi raggi del sole primaverile. Mi divertivo a correre dietro ai miei fratelli brandendo una piccola spada di legno, quando la nutrice mi venne a cercare, seguita da mia sorella maggiore.
Non prestando attenzione né a lei né a Selenia, continuavo imperterrita a giocare, lanciando palle di neve a chiunque fosse nei paraggi. Nella mia mente ero un pericoloso pirata in cerca di tesori e colpivo i nemici a colpi di cannone.
Quando per dispetto colpii in pieno volto la nutrice, lei si arrabbiò terribilmente e mi riportò dentro al palazzo, tirandomi per la stoffa della gonna.
Nel salone principale i miei genitori stavano parlando con un signore dall'aspetto bizzarro: indossava una specie di tunica lunga fino alle caviglie, con una cintura incrostata di gioielli multicolore in vita, ma ciò che più colpiva erano i suoi occhi e i capelli scuri come il fondo di un pozzo, e la sua pelle color caramello.
A un tratto mi sentii a disagio, con gli abiti sporchi e i capelli scompigliati: avrei messo in difficoltà i miei e il loro ospite. Invidiai Selenia, perfetta e dal portamento elegante come sempre, con il suo abito celeste immacolato. Lei fece un inchino in segno di saluto e io la imitai goffamente.
“Le preziose figlie del Regno del Nord” disse lo strano tizio dopo una grassa risata. Sicuramente stava ridendo di me e le mie guance avvamparono dalla vergogna.
   Di sottecchi, notai lo sguardo di disapprovazione della regina Gea. Più tardi, in privato, mi avrebbe rimproverato, ricordandomi gli atteggiamenti adatti ad una principessa.
“Vi presento l’ambasciatore Mansa Shah. Ci ha portato una lieta notizia da mio fratello re Demetyo VIII. Una di voi diventerà la sposa di suo figlio, il principe Mikelle” ci comunicò fiero nostro padre.
Non capendo bene cosa significasse, ma notando la felicità dei nostri genitori, sorrisi all’ambasciatore, mostrando la cavità vuota dovuta alla caduta dei denti da latte. Lui rise di nuovo, facendomi arrossire ancora.
“Chiunque sia la prescelta per la mano del principe, noi e la nostra famiglia saremo felici di tale unione” disse melodiosa mia sorella.
“Sì, saremo felici” replicai a pappagallo, imitandola.
Nei giorni seguenti, un pittore ci ritrasse e una volta terminati i quadri, questi sarebbero stati spediti ad Afke.

Passarono molte stagioni prima di sapere chi fra noi due sarebbe diventata la moglie di Mikelle. Talmente tante che dimenticai quasi del tutto quel giorno di inizio primavera.

Si tratta dunque dell'opera prima di questa autrice, romanzo che presto leggerò e recensirò.
Nel frattempo voi potete acquistarne una copia contattandola su facebook oppure direttamente su Amazon. 

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