FANTASYA

SULLE ALI DELLA FANTASIA

BLOG E AUTORI EMERGENTI: UNA STORIA DI AMORE/ODIO

Da un bel po' di tempo seguo su facebook pagine e profili di blogger e il loro operato. Spesso leggo i loro articoli e li condivido, invidiandole (perché in genere si tratta di ragazze) per la costanza e l'impegno che mettono nel tenere sempre i loro blog aggiornati con tutte le news sul mondo dell'editoria.
Ho notato però come ci siano differenti categorie di blog: quelli che scrivono recensioni su ogni libro letto, quelli che trattano solo autori esordienti/emergenti e quelli che si occupano solo di titoli di autori affermati, spesso stranieri. 
Non ho mai dato troppo peso a tali differenze, anche perché io leggo prevalentemente autori poco conosciuti e quindi non mi interessano le recensioni dei libri editi da grandi CE. L'incessante martellamento sul web, in particolare da parte di un paio di blog parecchio rinomati, però mi ha fatto sorgere una domanda: se dedicassero un minimo di spazio anche ad autori meno conosciuti, anziché a quelli che non hanno alcun bisogno di pubblicità, quanti emergenti riuscirebbero finalmente a farsi conoscere? Sicuramente un bel po'.
Se ci fosse più collaborazione tra autori, e tra autori e blog, se ognuno cercasse di alzare gli occhi da sopra il proprio orto, forse, dico forse, non assisteremmo al triste declino non solo dell'editoria, che comunque si sta tirando da tempo la zappa sui piedi con pubblicazioni di dubbio gusto, ma soprattutto del rispetto reciproco tra quelli che in fin dei conti sono "colleghi". Perché sì: chi scrive e pubblica, sia self che con editore, è un collega. Stesso discorso vale per chi cura un blog o una pagina facebook.
Ogni giorno assisto allibita a litigi furiosi tra autrici/autori, tra blogger, tra lettori, spesso per cavolate, ancor più spesso per invidia. Questo perché non ci si approccia come colleghi ma bensì come rivali: "se io distruggo te avrò più spazio per farmi conoscere"

La guerra su facebook procede senza esclusione di colpi

Ricordo che, quando io esordii in questo mondo nel dicembre 2008, mi registrai in un forum di scrittori. Qui conobbi tante persone adorabili, autori alle prime armi come me (e che oggi hanno fatto parecchia strada) e che non ti vedevano come una minaccia ma bensì come un "collega". Questo approccio fiducioso ebbe effetti positivi: tu compravi i loro libri e loro compravano il tuo, e ciò creò delle belle amicizie, anche se il libro magari non ti era piaciuto (cosa difficile. Non so come mai ma lessi migliori romanzi in quel periodo che oggi). Poi pian piano tutto cominciò a cambiare: c'è chi fece "carriera" e pubblicò con medi editori, e quindi di colpo svanì nel nulla, e chi proseguì per la propria strada. L'editoria si modificò, spuntarono come funghi blog, forum sulla scrittura e di conseguenza sedicenti scrittori, e il concetto di aiuto reciproco cominciò a svanire.

Oggi siamo invasi da autori di ogni livello, da quelli bravi a, soprattutto, quelli che proprio dovrebbero dedicarsi ad altro. Se già prima con la sola presenza degli editori a pagamento il fenomeno era evidente, oggi con l'avvento del Self Publishing la cosa è diventata insostenibile. Motivo per cui ognuno deve farsi un mazzo tanto per emergere dalla marea di libri che intasano librerie e store online. C'è una guerra in atto.

Compra il mio libro! No, meglio il mio! No, fanno schifo, io sono il migliore!

Una guerra che ora si è estesa anche tra blog e dai blog agli stessi autori. Insomma, vivere in pace non si può, ci si deve sempre complicare l'anima...

Da un mio post su facebook, da cui prendo una breve citazione:

"Ogni volta che una blogger pubblicizza un'uscita di Mondadori & Co., un autore esordiente vede morire le sue speranze di farsi conoscere"

è così scaturita un'interessante discussione sull'argomento BLOG E AUTORI. Molte delle persone che hanno partecipato hanno blog personali e recensiscono libri di ogni genere, per il piacere di farlo e per amore e passione nella lettura. Si tratta spesso di altri autori, che però hanno il cuore e l'umiltà di dare spazio e voce ai loro "colleghi" di penna (o di tastiera se preferite). Alcuni hanno portato la loro testimonianza riguardo a quei blog che invece pubblicano articoli e recensioni solo ed esclusivamente su libri editi dalle grandi Case Editrici. Si è parlato di richieste di recensioni a cui o non sono mai seguite risposte, oppure sono state così sprezzanti o maleducate da restarci di sasso. 
Parrebbe quasi che questi "lettori" (lettrici... sono donne...) non vogliano avere nulla a che fare con perfetti sconosciuti. Forse pensano che così il loro blog attiri di meno? Può darsi, fatto sta che è un atteggiamento che posso capire ma non rispettare (ognuno è libero di leggere e fare quel che vuole nel proprio blog, ma almeno si può dare una risposta educata a chi ti chiede un aiuto!).

Ho così pensato di dare un po' di spazio a quei blog seri e affidabili che si impegnano con gioia per dare visibilità ad autori poco conosciuti. Vorrei che divenissero un punto di riferimento per chi, come me, naviga nelle acque emergenti dell'editoria e cerca un porto sicuro dove sostare e far conoscere il proprio lavoro.
Ecco qui dunque un elenco di blog e pagine facebook dedicate quasi esclusivamente alla piccola editoria e al Self Publishing:
E naturalmente ci sono anche io! Anche se per me il discorso è diverso, in quanto raramente recensisco su richiesta (l'unica volta che l'ho fatto mi sono beccata insulti da parte dell'autore...). 
Inutile dire che per tutte le informazioni sulle condizioni e i tempi di lettura dovete contattare loro ;)

Spero di essere stata d'aiuto con questo articolo, e se qualcun altro volesse aggiungere il proprio blog mi contatti o mi scriva tra i commenti e provvederò ad aggiornare la lista. 
E' davvero brutto vedere con quanta cattiveria e scorrettezza gli autori e i blog cerchino di screditare altri autori/blog, con l'unica conseguenza di farci un'immane figura di m..., quando si potrebbe più semplicemente cooperare tutti assieme per un fine comune.


POST PRESENTAZIONE

Un mesetto dopo la prima presentazione ufficiale de I DEMONI DI MEZZANOTTE, son qui per raccontarvi com'è andata. 

E' stata una delle rare giornate di caldo pazzesco di questa estate matta, tanto che quando sono arrivata in Villa, circa alle 16.00, oltre che per l'ansia che già avevo di mio, grondavo pure per l'afa. Entrata nel cortile, mi avviai immediatamente verso le sale interne alla ricerca del mio editore, così da capire dove si sarebbe tenuta la presentazione e rimanere quindi nei paraggi. Ho girato non so quanto prima di trovare la "Sala interna", che altro non era che uno stand posto all'esterno. Sì ovvio, all'esterno della Villa stessa, nemmeno dentro al parco. Nel frattempo morivo dal caldo, e andavo avanti e indietro per le salette, snobbando purtroppo i vari stand degli altri editori e districandomi tra la folla accalcata lì alla ricerca di un po' di frescura.
In quell'andirivieni incontrai una persona a me molto cara, che conosco da anni ma che non avevo mai avuto la fortuna di incontrare di persona: lo scrittore "oscuro" Giancarlo Galletti (qui  una pagina in cui si parla del suo romanzo). Persona misteriosa ma assolutamente fantastica, ci siamo conosciuti anni fa grazie all'omonimia nei titoli dei nostri romanzi.
Mi son fermata così a parlare un attimo con lui, ma non potevo attardarmi molto: non avevo ancora trovato l'editore e il tempo volava. Così lo salutai a malincuore e continuai la ricerca. Alla fine, appena fuori dalla Villa, sono riuscita a trovare Luca, che bloccai al volo prima che sparisse di nuovo. Mancavano 5 minuti alla presentazione e io ero più che emozionata.
Nel frattempo, stavano arrivando allo stand alcune persone, perlopiù amici e parentame vario (alcuni purtroppo arriveranno poi a presentazione iniziata, a causa della triste ubicazione dello stand), e poco dopo ci raggiunse anche Luca con in mano copia del mio romanzo. Prendemmo tutti posto e cominciò così l'introduzione dell'editore al libro, alla sua trama e alla presentazione stessa, quindi passò il microfono a me. 
Era la prima volta che parlavo in pubblico di questa storia, oltretutto dopo molti anni da quando lo scrissi, e in quel momento sentii parecchia ansia dentro. La classica domanda "E ora cosa dico?" mi balenò più volte nella testa e sono certa che, nonostante abbia cercato di mantenere il controllo, un po' di quell'ansia è trapelata nella mia voce. 
Cominciai col raccontare di come e quando nacque questa storia, del precedente editore e del suo "guanto di sfida", e, con domande precise e mirate da parte dell'editore, proseguii nell'introduzione delle ambientazioni e dei personaggi. Molto bella la domanda che mi fece Luca riguardo a quale personaggio amassi di più: semplicemente tutti, ognuno in modo diverso, in quanto ognuno mi aveva dato emozioni uniche nel descriverli e farli muovere nella storia.
La mezz'ora a nostra disposizione volò in fretta, così Luca passò la voce al pubblico e fu proprio Gianfranco Galletti a farmi la domanda spiazzante per eccellenza tra tutte, ovvero come avevo fatto a discostarmi così tanto dal fantasy, genere cui ero abituata. Sono rimasta per un attimo senza parole, anche perché davvero non mi ero mai posto questo problema. Il romanzo era fluito fuori abbastanza facilmente una volta trovata una buona trama e un'ambientazione reale. In qualche modo sono riuscita a rispondere, e con quel momento di imbarazzo la presentazione si concluse. 

Ora sto organizzando una nuova presentazione per settembre, stavolta senza editore quindi in forma "privata", dove avrò certamente più tempo per parlare del mio libro e stare a contatto con persone che non lo hanno ancora letto. Mi hanno dato proprio ieri la conferma della data, che sarà il 21 settembre. Ma ne riparlerò meglio dopo le ferie, quando avrò chiaro come verrà organizzata.