FANTASYA

SULLE ALI DELLA FANTASIA

RECENSIONE: ZELDA DI CONNIE FURNARI

Rieccoci qua nel nuovo anno! Spero che abbiate trascorso delle belle feste, io mi sono riposata parecchio, tanto che, a differenza di quanto previsto, ho deciso di riaprire il blog oggi! Ho tante cose che bollono in pentola per i prossimi mesi, idee ed eventi a cui partecipare, ma soprattutto tanta voglia di continuare a leggere i colleghi emergenti.
Riapro quindi con la prima recensione del 2015. Oggi vi parlerò del racconto di Connie Furnari "Zelda", uno dei vari testi pubblicati dall'autrice in Self su Amazon. In realtà ho letto questo breve testo il mese scorso, ma tra una cosa e l'altra non ero ancora riuscita a mettere online la sua recensione. Per fortuna carta e penna esistono e, per non dimenticare nessun dettaglio, mi ero appuntata le impressioni subito dopo la fine della lettura. 

La copertina della versione gratuita
"Quando Zelda riapre gli occhi, dopo aver perduto un duello a colpi di magia, si ritrova in un corpo che non è il suo. Non ha più i capelli biondi ma neri e striati di viola; indossa abiti new gothic e non i suoi soliti jeans scoloriti. Sheila, che un tempo era la sua migliore amica, ha deciso di scambiare le loro vite con un incantesimo.
Mentre è immobilizzata in attesa di morire, Zelda ricorda il giorno in cui i poteri magici si sono manifestati: il suo sedicesimo compleanno. Non pensava fino a poche settimane prima che avrebbe dovuto lottare contro la magia nera di Salem, per salvare se stessa e Paul, il ragazzo mortale di cui è innamorata.
Zelda è una fiaba urban fantasy che rievoca lo stesso stile incantato e leggero dei racconti delle fate; una storia che alterna momenti di tenerezza, di azione e di coraggio. L'esperienza di una ragazzina come tante, pasticciona ma con un gran cuore, che scopre quanto sia difficile crescere, con o senza poteri magici."

Si tratta di un racconto di circa una trentina di pagine. Le protagoniste sono Zelda e Sheila, amiche per la pelle e opposte sia nel carattere che nel fisico. Zelda è bella, timida e un po' impacciata; lunghi capelli biondi incorniciano un viso pulito e dolce. La classica ragazza acqua e sapone. Sheila ha i capelli corvini e indossa abiti appariscenti, neri e attillati che rendono onore al suo carattere decisamente troppo estroverso, soprattutto dopo che i suoi poteri di strega si sono manifestati.
La loro amicizia però corre sul filo di un rasoio. Sarà la comparsa di Paul a distruggere del tutto il loro rapporto. Paul è nuovo nella loro scuola e non nasconde il suo interesse per Zelda, ma ciò scatena la gelosia di Sheila. Accecata dall'invidia, la strega usa un incantesimo per scambiare i loro corpi, per vivere così la vita di Zelda e usare i suoi enormi poteri.

Il racconto si apre con una scena molto chiara di Zelda che raggiunge la sua antagonista, pronta a lottare per riconquistare Paul e riprendersi il suo corpo. Siamo su un faro, le due streghe stanno per scatenare i loro poteri. Ma a questo punto l'autrice blocca la scena e ci riporta indietro nel tempo, per raccontarci di Zelda e Sheila e di come la gelosia abbia distrutto la loro amicizia.
Da tempo desideravo leggere qualcosa di quest'autrice, visto il grande seguito che ha sui social e le numerose recensioni entusiaste lette in giro su internet. Ho così approfittato del fatto che, tempo fa, l'autrice stessa mi aveva fatto avere il pdf di questo racconto, ora in vendita su Amazon.
Premesso che i racconti non sono proprio il mio pane, nel senso che preferisco testi più corposi e trame più elaborate, ammiro molto chi in poche decine di pagine riesce a condensare delle buone storie. 
Zelda, nella sua brevità, è una buona storia; si legge in breve tempo, è semplice quindi adatta a chiunque e a qualsiasi momento della giornata. Ciò lo rende apprezzabile, in quanto se si ha voglia di leggere qualcosa di leggero per svagare la mente basta una mezz'ora (ad esempio in pausa pranzo) e te lo puoi leggere tutto. 
Oltre a ciò però non c'è altro. Il testo non lascia grandi emozioni dentro, non ritroviamo elementi di pathos che possano trascinarci nella storia e coinvolgerci. Resta dunque un mero racconto di relax, piacevole da leggere ma nulla più.
Le due protagoniste sono ben caratterizzate, seppure stereotipate. Ritroviamo infatti la classica figura dell'adolescente timida e impacciata che si innamora del nuovo arrivato a scuola, che ovviamente è un super figo e ricambia al primo sguardo... Sapete bene quanto io detesti questo tipo di personaggio... Per fortuna Zelda non è una ragazza come le altre; la sua natura di strega e la gelosia di Sheila nei suoi confronti l'aiutano a crescere di colpo, e tirare fuori un carattere forte e deciso.
Lo stile dell'autrice è abbastanza pulito e preciso, il testo ha una buona struttura, mi piace molto il flash back centrale perché ci mostra chi sono i protagonisti e il perché della scena iniziale. 
Ho notato però alcuni refusi più o meno gravi, che spero siano stati corretti nella versione su Amazon, e riscontrato imprecisioni nella trama. La prima la ritroviamo verso la fine. 
Lo scontro tra Zelda e Sheila è al culmine, la bionda ha ripreso il suo potere, e questa è la spiegazione che l'autrice da del modo in cui ne è tornata in possesso:
Dovresti sapere che lo scambio di corpi può essere invertito se le due donne si ritrovano nella stessa, identica posizione...
Io non sono molto pratica di streghe e magie varie, quindi può darsi che la spiegazione che è stata data sia corretta, ma... da ignorante in materia sono rimasta piuttosto spiazzata. Questo dialogo ha generato in me confusione, non riesco a capire cosa intendesse. Mi è parsa una forzatura, come se nemmeno l'autrice sapesse come spiegare il fenomeno appena accaduto.
Più avanti nella stessa pagina, Paul, libero dalle grinfie di Sheila, dice:
Quando è venuta da me, un paio di giorni fa, ho capito subito che non eri tu, perché ha cercato di... 
Qui la domanda è sorta spontanea: come fa Paul a capire che non era lei? Lui è umano e nulla sa di streghe, magia e cose del genere, almeno fino a quando Sheila decide di rivelarsi, su quel faro. Lui e Zelda non hanno mai avuto rapporti intimi perché Zelda non se la sente, così quando Sheila è nel suo corpo e ne approfitta è lecito che lui si tiri indietro, confuso da quelle improvvise avances, ma addirittura arrivare a pensare che quella non sia Zelda è inverosimile! Un qualsiasi essere umano non si porrebbe mai una domanda del genere. Un ragazzo all'inizio potrebbe titubare per quell'improvviso cambio di opinione, ma mai penserebbe che quella che ha di fronte non è veramente la sua ragazza, quindi dopo qualche insistenza si lascerebbe andare senza ulteriori domande...
L'ultima pagina ci regala invece l'ultima delle perplessità di questo racconto. Zelda ci comunica che:
Sono diventata il capo del clan.
... a sedici anni appena compiuti... 
Non è verosimile. Ne saprò anche poco di streghe, ma non mi pare che una sedicenne coi poteri appena svelati sia adatta a diventare capo clan. Ci sono prima le streghe anziane e mature, molto più adatte a ricoprire quel ruolo. 

Nonostante la godibilità generale del racconto, il fatto che non ci sia pathos e la presenza di queste imprecisioni gravano parecchio sul mio personale giudizio. Non so se la versione in vendita sia diversa o meno da questa da me letta, fatto sta che non condivido la marea di commenti (perché non si tratta di recensioni, bensì di pareri) positivi che ho letto su Amazon o altrove. Non condivido nemmeno le stroncature, ma dare 5 stelle è un impegno, e molti lettori questo non lo capiscono!! Le valutazioni non sono state inventate per mettere stelle a caso, nascono col preciso intento di dare ad altri potenziali lettori un'idea di cosa si ritroveranno a leggere. Si sottovaluta tantissimo questa cosa: se io vedo stelle piene penso che quel testo sia eccellente e mi creo delle aspettative. Se però durante la lettura queste non vengono soddisfatte, ci resto molto male. Ho quindi voluto dare 3 stelle perché il racconto è gradevole e scritto tutto sommato bene, ma per averne 5 doveva come minimo essere perfetto.
Dato che di recente mi sono imbattuta in un caso simile, dove le valutazioni superavano di gran lunga la reale qualità del libro, mi chiedo: con quale criterio vengono date le "stelline"? Simpatia? Emozione del momento? Scarsa cultura letteraria? Leccaculaggine? Non voglio essere cattiva, ma proprio non capisco...
Ok, lo so che io sono troppo esigente quando si tratta di qualità del testo... ma cerco di essere sempre obiettiva e imparziale, valuto il libro per quello che è, per come è stato scritto e per ciò che mi lascia dentro alla fine della lettura. Per le recensioni non mi appello solo al mio gusto personale, ma soprattutto all'esperienza come autrice, agli aspetti "tecnici" di questo mestiere. E per questo non posso condividere gli elogi che leggo.
Detto ciò, e conscia che verrò criticata come invidiosa, rosicona ecc. ecc., leggerò a breve un altro racconto scritto da quest'autrice, "Moonlight", così da farmi un quadro un po' più chiaro del suo stile, che non mi dispiace ma necessita di perfezionarsi. "Zelda" è stato scritto alcuni anni fa, sono certa che l'autrice nel frattempo ha fatto strada ed è cresciuta. 

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