FANTASYA

SULLE ALI DELLA FANTASIA

LE SETTIMANE "ESORDIENTI": FRANCESCA ANGELINELLI

Come anticipato la scorsa settimana, da oggi partono quelle che ho definito LE SETTIMANE "ESORDIENTI", in cui dedicherò ampio spazio agli autori italiani che hanno esordito nel mondo della letteratura.
Questa settimana lo spazio sul mio blog sarà tutto dedicato all'autrice FRANCESCA ANGELINELLI, che ho la fortuna di conoscere di persona dato che abitiamo molto vicine. 

Nata nel 1982, sin da piccola coltiva una grande passione per la scrittura e per la lettura, grazie alla quale comincia ad avvicinarsi alla narrativa fantastica, e in particolare a quella orientale. Nel corso degli anni frequenta numerosi corsi di scrittura creativa e si dedica alla stesura di racconti, con i quali affina le sue capacità e partecipa a diversi concorsi. 
Nel 2004 giunge terza al Premio di Narrativa Yoric con il racconto "Una strega vera". Nel 2005 altri due racconti vengono pubblicati in riviste specializzate: il racconto "Da ogni dove" appare sul numero di febbraio/aprile della nota rivista Inchiostro; il racconto "Infiltrato" viene invece pubblicato sul numero di marzo della rivista Il Laboratorio del Segnalibro.
E non si ferma qui. Altri racconti ricevono diversi riconoscimenti e trovano spazio in svariate pubblicazioni di antologie:
- "Notte di Luna", racconto fantasy orientale, viene pubblicato nell'antologia Trifolium edita da Caravaggio nel 2010;
- "L'ultima signora", racconto fantastico, viene pubblicato nell'antologia La notte delle streghe & dei vampiri, edita da Giovane Holden Editore nel 2010;
- "Doppio gioco", racconto cyberpunk, viene pubblicato nel primo numero della rivista Altrisogni (settembre 2010);
- "Errore di valutazione", racconto horror, viene pubblicato nel secondo numero della rivista Altrisogni (novembre 2010);
- "Raziel", racconto fantasy, viene pubblicato nell'antologia Stirpe Angelica, edita da Edizioni della Sera nel 2010;
- "Il bocciolo oscuro", racconto fantastico, viene pubblicato nell'antologia Vampiri, edita in ebook sul magazine Scrittevolmente nel 2011;
- "Il cacciatore di Elfi" e "I vampiri di Versailles" vengono pubblicati nel progetto La Corte Shorts, promosso dalla casa editrice La Corte Editore nel 2011;
- "O-bon", "Okutsu hime" e "Rami secchi", racconti fantasy orientali, vengono selezionati e pubblicati nell'antologia Yurutsuki, progetto nato grazie al forum Writer's Dream e in vendita in cartaceo e ebook tramite EbookVanilla nel 2011;
- "Dorotabo. Il monaco della risaia fangosa", racconto fantasy orientale, è presente sul sito del progetto benefico Autori per il Giappone, organizzato nel 2011 per raccogliere fondi da destinare alla ricostruzione delle zone distrutte dal terremoto;
- "Akai Yami", racconto fantasy orientale, viene pubblicato nell'antologia I mondi del Fantasy, curato da LimanaUmanita nel 2011;
- "Adam", racconto fantascientifico, viene pubblicato nell'antologia Il magazzino dei Mondi, edito da Delos nel 2011;
- "Yukionna. La donna delle nevi", racconto fantasy orientale, si classifica 4° al concorso Nero Premio 2011, e viene pubblicato nell'antologia La prima volta si scorda sempre, disponibile in ebook su eBooksGratis.net;
- "Bambola", racconto fantascientifico, viene pubblicato nell'antologia Robot ITA 0.1, cento storie di robot, edito da Edizioni Scudo nel 2011;
- "La forma del male", racconto fanta-western, viene pubblicato sul IV° numero della rivista Effemme, edita da Delos dell'autunno 2011;
- "La signora della Notte" è presente nell'antologia I vampiri non esistono, edita da Edizioni Domino nel 2011 e della quale è stata ideatrice e curatrice;
- "La sposa di Kyoto", racconto horror, viene pubblicato sulla rivista online I duri della Palude di novembre 2011 e apparirà anche nell'omonima antologia, edita da GDS Edizioni e prevista per il 2013.

Il suo esordio vero e proprio nel mondo della letteratura avviene nel 2007, con la pubblicazione dei romanzi fantasy orientali "Chariza. Il soffio del vento" e "Chariza. Il Drago Bianco", entrambi editi dalla casa editrice Runde Taarn.
Nel 2009, di nuovo per Runde Taarn, pubblica il romanzo fantasy-eroico "Valaeria", ambientato nella Roma tardo-antica.
Sempre nel 2009, pubblica con la casa editrice Linee Infinite Edizioni il paranormal romance "Werewolf".
Nel 2010 ritorna al fantasy orientale, e pubblica il romanzo breve "Racconti di viaggio del monaco Kyoshi", vincitore della II° edizione del Premio di Narrativa fantastica - Altri Mondi, indetto da Edizioni Montag e dallo stesso pubblicato.
Nello stesso anno il romanzo "Kizu no Kuma. La cicatrice dell'orso", primo volume della Serie delle Cucitrici, viene pubblicato con Casini Editore. Il libro fa parte di un progetto molto ambizioso e ampio, chiamato Riukoku Monogatari, i cui successivi romanzi saranno:
- Kizu no Unmei. La cicatrice del destino;
- Kizu no Hinotori. La cicatrice della fenice;

Un curriculum di tutto rispetto per un'autrice che da sempre scrive e studia, alla ricerca di un continuo e costante miglioramento, per darci romanzi e racconti davvero DEGNI di essere letti. 

Maggiori dettagli sull'autrice li trovate anche in questi link:

E per finire vorrei riproporre qui un'interessante intervista rilasciata da Francesca per il portale Fantasy Magazine nel 2010, in cui la stessa autrice parla di sé e del suo percorso letterario.
Francesca Angelinelli fa subito venire in mente, a chi ne ha seguito la strada, una caparbia volontà di scrivere e affermarsi. Dalla pubblicazione con contributo dell'esordio sono passati pochi anni ma ormai hai diversi titoli all'attivo. Vuoi riassumere brevemente le tappe della tua carriera di scrittrice?
Ho pubblicato i miei primi romanzi, i fantasy orientali Chariza. Il Soffio del vento e Chariza. Il Drago Bianco (oggi entrambi fuori edizione), nel 2007 per Runde Taarn. Nel 2009, sempre Runde Taarn, ho pubblicato il fantasy eroico Valaeria e il paranormal romance Werewolf, per i tipi di Linee Infinite; il primo e l’ultimo romanzo che ho scritto, due esperienze molto diverse di scrittura e di pubblicazione. Sempre nel 2009 la raccolta Racconti di viaggio del monaco Kyoshi si è classificata prima alla seconda edizione del concorso di narrativa fantastica “Altri Mondi” e il volume è stato pubblicato nel 2010 da Montag. Un ritorno al fantasy orientale coronato dalla pubblicazione di Kizu no Kuma, primo volume della serie Ryukoku Monogatari, per Casini Editore.
Esordire pubblicando a pagamento: gioie e dolori. Un'esperienza che pensi di aver saputo volgere a tuo vantaggio?
Nel 2004/2005, quando iniziai a cercare un editore per i miei lavori, il rapporto tra editoria e fantasy in Italia era molto diverso, mancavano tante delle possibilità e molta dell’attenzione che invece c’è oggi. Per cui all’epoca quella scelta, che non ho mai rinnegato, era forse l’unica possibile per un progetto che doveva essere messo alla prova con un pubblico diverso da quello di internet. Ero prima di tutto io a dover capire se la strada che avevo intrapreso era quella giusta.
Non saprei, quindi, dire se ci sono stati vantaggi o svantaggi nella mia decisione, certo è che per me è stata un’esperienza utile. Nessuno nasce conoscendo il mondo dell’editoria e penso che un po’ di gavetta non faccia mai male a nessuno. Ho messo alla prova me stessa e il progetto, che poi ha trovato sbocco nella serie Ryukoku Monogatari, e questo è stato sicuramente importante. 
Presentare i libri alle manifestazioni e alle fiere, parlare con i lettori, dedicare tempo ai forum su internet. Sono attività che non sempre piacciono agli scrittori perché portano via del tempo al loro vero compito, che è quello di scrivere. Qualcuno addirittura le snobba, forse esagerando. Ma possono aiutare davvero a farsi conoscere?
Personalmente ritengo di sì, innanzitutto perché i lettori sono l’unica forza che un autore ha. Puoi aver scritto il più grande capolavoro della letteratura mondiale di tutti i tempi, ma se non lo legge nessuno… Non è solo “mercato”. I libri vengono scritti e pubblicati per essere letti, prima ancora che per essere venduti, è impossibile negarlo. Il lettore è una controparte di cui nessun autore può fare a meno, secondo me. Non è, quindi, una perdita di tempo incontrarli, ma un’occasione di crescita e di confronto con quelli che sono i veri e supremi giudici della nostra scrittura.
Inoltre bisogna ricordare una cosa: pochissimi esordienti o emergenti hanno alle spalle case editrici che possono impostare su di loro una campagna promozionale forte che li porti subito ai vertici e che li faccia conoscere a un pubblico vasto. Moltissimi devono avvalersi del “passaparola” e mettersi in gioco in prima persona. Reale o virtuale che sia, però, questo comporta sempre l’incontro con altre persone e non a tutti, per carattere, può essere congeniale esporsi in questo modo. 
Parlaci della tua formazione: quando hai sentito la necessità di scrivere? Hai cercato una formazione tecnica con corsi o letture di manuali o ti sei fidata della tua ispirazione soltanto?
La necessità di scrivere c’è sempre stata, fin da quando ero bambina. Ma a un certo punto è diventato necessario decidere se lasciare la scrittura allo stato di semplice hobby oppure se tentare una strada diversa e più professionale. Per questo ho frequentato per due anni un corso di scrittura creativa e ho iniziato a studiare manuali che continuo a rileggere e consultare ogni volta che inizio un nuovo progetto. Non si finisce mai di imparare!
C'è qualche lettura particolare o qualche autore che ti ha influenzato?
Marion Zimmer Bradley, sicuramente. Oltre ad amare molto i suoi romanzi e ad ammirare la sua scrittura, posso dire che le sue antologie sono state per molti aspetti il mio primo manuale di scrittura creativa perché in esse riportava spesso i consigli che aveva dato agli autori per scrivere i racconti presenti nelle antologie stesse.
Shikibu Murasaki, con il suo Genji Monogatari è di certo una delle autrici cui devo di più. L’abilità narrativa dei giapponesi, per me, è sotto certi aspetti ineguagliabile e un punto di riferimento fondamentale per la mia scrittura.
Non posso dimenticare Lev Tolstoj, dal mio punto di vista uno dei più grandi narratori di tutti i tempi, modello irraggiungibile che mi spinge a cercare sempre di migliorare.
La tua passione per l'Estremo Oriente ha un motivo particolare?
Sono abbastanza sicura che si sia trattato di un imprintig. Quando avevo un anno mio padre leggeva Shogun per farmi addormentare. Per cui temo di essere stata irrimediabilmente compromessa già all’epoca.
A parte questo, sono nata negli anni ’80 e cresciuta con le serie d’animazione giapponesi. Pochi ci pensano, ma l’oriente per molti di noi è sempre stato abbastanza vicino. E il salto dalla passione per anime e manga a quella per la letteratura, la cultura, la storia, le tradizioni… del Giappone è stato per me breve e naturale.
Scrivere un libro è un lavoro che riesci a eseguire rapidamente e metodicamente, o è un lavoro che procede a sbalzi e con difficoltà?
Rapidamente no, i miei tempi di scrittura si sono di molto dilatati. Metodicamente sì, poiché lavorando molto sulla preparazione preliminare del testo, nel momento in cui vado effettivamente a scriverlo ho una guida sicura da seguire
Ma soprattutto, scrivere è veramente un lavoro? Hai preso in considerazione l’idea di farne una vera e propria carriera lavorativa? Pensi che sia possibile?
Scrivere, seriamente, non è un hobby, ma purtroppo non è nemmeno un lavoro. Intanto perché richiede una buona dose di passione e di dedizione. Poi perché, soprattutto in Italia, non è pensabile, nella maggior parte dei casi, farne una professione che permette di mantenersi.

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