FANTASYA

SULLE ALI DELLA FANTASIA

FRANCESCA ANGELINELLI - VALAERIA E WEREWOLF

Rieccomi qui dopo qualche giorno di assenza per parlarvi di nuovo di Francesca Angelinelli e dei suoi romanzi. 
Oggi mi occuperò di due libri, pubblicati entrambi nel 2009 e che di molto si discostano dal genere prediletto dall'autrice, ovvero il fantasy orientale. Sto parlando di VALAERIA e WEREWOLF, rispettivamente un fantasy eroico e un paranormal romance.


Valaeria è stato scritto nel 2004, prima dei due volumi di Chariza, e rappresenta per l'autrice un primo banco di prova sia con il genere che soprattutto con il Punto Di Vista, in quanto i protagonisti intorno a cui ruota tutto sono tre: Valeria, Lucio e Severo. Abbiamo abbandonato le lande lontane che hanno caratterizzato il mondo di Chariza e ci siamo catapultati in un periodo storico affine a quello della fine dell'Impero Romano, e più precisamente ad Arx, la sua capitale, simile in tutto e per tutto alla nostra Roma tardo-antica. Bande di ribelli vagano per tutti i territori della capitale, saccheggiando e mettendo a ferro e fuori villaggi e città, minando sempre più la sicurezza del giovane Imperatore Massimo. Valeria, Lucio e Severo sono tre fratelli e vivono in una fattoria al di fuori della città. La loro vita procede tra giochi e lavoro fino a quando un gruppo di ribelli, capeggiato da Iano, giunge nella loro terra e distrugge tutto ciò che incontra. I tre fratelli riescono a salvarsi ma, per una serie di vicende, si dividono e si perdono. La loro famiglia è sterminata e, credendo i fratelli anch'essi morti, ognuno di loro intraprenderà una nuova vita, lontano da quella fattoria distrutta ma col pensiero sempre legato alla famiglia che non c'è più.
Lucio, il maggiore dei tre, intraprenderà la vita del gladiatore col nome di Abratos, temuto e rispettato da tutti, e molto vicino all'Imperatore. Severo si arruolerà nell'esercito ma, durante uno scontro, rimarrà ferito per mano di una guerriera del nord, che lo renderà zoppo per tutta la vita. E infine Valeria, mossa dal desiderio di vendetta per lo sterminio compiuto da Iano, vivrà per dieci anni alla ricerca delle tracce del temuto ribelle, sfruttando le sue doti di abile e cinica guerriera per racimolare soldi e sopravvivere così nelle strade di Arx.
E' passato molto tempo da quando lessi questo breve ma intenso romanzo, e ricordo che è stata una bellissima lettura. Pur nella sua semplicità e "leggerezza" (sempre per via della sua brevità) riesce a catturarti sin da subito e a trasportarti in quel mondo fatto di guerre, combattimenti e complotti. Ho adorato le ambientazioni perché mi sembrava proprio di essere nei lussuosi palazzi dell'Imperatore o nella polverosa arena dei combattimenti tra gladiatori, e anche i personaggi li ho trovati ben definiti. 
Come dicevo all'inizio, l'intero romanzo è sostenuto dai PDV di questi tre personaggi, intorno ai quali si snoda la trama. Difatti con alternanze precise e ben dosate viviamo la vita di tutti e tre i ragazzi, ci immergiamo nei loro pensieri e nel loro carattere. L'autrice è stata molto brava in questo perché uno scorretto utilizzo del PDV può confondere il lettore, cosa che qui non accade.
Leggendo altre recensioni ho notato che molti si lamentavano del fatto che il romanzo potesse essere approfondito di più e meglio. In effetti anche secondo me 150 pagine sono troppo poche per raccontare tutta la quantità di cose che l'autrice ha narrato, ma questo piccolo libro è perfetto così com'è, semplice, leggero, scorrevole e piacevole. Insomma un compagno ideale per momenti di lettura non troppo impegnativi.


Werewolf è completamente diverso dagli altri tre romanzi. Qui l'autrice, come da sua stessa ammissione, ha voluto sperimentare un nuovo (per lei) filone fantasy, ovvero il paranormal romance, che altro non è che un fantasy romantico, storie in cui si intrecciano note di narrativa rosa ed elementi fantastici/paranormali. 
Ambientato nell'Inghilterra del XIX° secolo, la protagonista principale è Kate; figlia adottiva di Arthur Werewolf, dopo la morte dello stesso deve raggiungere l'antica dimora appartenuta alla famiglia di suo padre per assistere alla lettura del testamento e alla sua firma. Raggiunta la vecchia villa dei Werewolf, in cui superstizioni e dicerie del posto dicano viva un lupo mannaro, si ritrova ospite nella casa di un cugino acquisito, Jonathan, un personaggio ombroso e inquietante che da subito scatena sia l'interesse che il disgusto nella protagonista. Kate rimarrà in quella casa per svariati giorni; la lettura del testamento, e quindi la fine dell'agonia che prova in quelle tetre e misteriose stanze, viene continuamente ritardata dall'improvviso malessere che coglie Jonathan e che lo costringe a rimanere nascosto. La ragazza comincerà a chiedersi molto presto cosa accada realmente in quella casa, il perché della presenza di un misterioso uomo che dà la caccia nei dintorni della villa e come mai suo cugino passi così tanto tempo da solo, così freddo e brusco.
Ho letto questo romanzo nel 2010 (e ha persino fatto un lungo viaggio fino in Argentina, vacanza in cui l'ho cominciato e finito); il fatto che sia un esperimento lo si evince subito, semplicemente dal fatto che l'autrice non ha fatto molto per nascondere le verità riguardanti Jonathan e la casata dei Werewolf. Il lettore infatti capisce subito chi è quell'uomo e il perché dei suoi comportamenti, mentre Kate pare l'unica a non capirlo.  Ciò toglie al lettore il piacere della suspance che dovrebbe caratterizzate ogni romanzo.
Se sorvoliamo però su questa nota dolente, troviamo un romanzo davvero ben scritto. Francesca migliora ogni volta sempre di più, sia nelle descrizioni degli ambienti che proprio nello stile narrativo. Il libro è più corposo dei precedenti e questo mi ha fatto gran piacere, inoltre scorre bene e, così come con Valaeria, è stato piacevole leggerlo.

Entrambi i romanzi sono davvero poco impegnativi. Non ritroviamo trame contorte e difficili da seguire, che in genere appagano di più il lettore esigente, bensì due storie molto distinte e comunque interessanti, scritte bene e che regalano al lettore piacevoli ore di lettura. Peccato, nel caso di Valaeria, sia stata curata ben poco la fase di editing e correzione bozze, che ha penalizzato alcuni passaggi rendendoli meno scorrevoli di quanto avrebbero dovuto essere. 



Il booktrailer dei romanzi di Chariza

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