FANTASYA

SULLE ALI DELLA FANTASIA

RECENSIONE DI MIRIAM MASTROVITO

Nuova recensione al mio romanzo. A leggerlo e commentarlo è stata Miriam Mastrovito, una delle prime persone che ne ha voluta una copia! Sul suo blog trovate l'articolo originale, oltre a un sacco di ulteriori recensioni, articoli, interviste e curiosità!

Vi sono capitoli della nostra storia tanto agghiaccianti da poter essere paragonati a veri e propri racconti dell’orrore. La Santa Inquisizione sicuramente ha vergato alcune tra le pagine più sanguinarie a memoria d’uomo.“I demoni di mezzanotte” affonda le sue radici nel periodo cupo della caccia alle streghe. Attraverso una storia di fantasia che ha per protagonista un’umile famiglia di origini contadine, ci propone una ricostruzione storica attendibile quanto terrificante.Siamo nel ‘500 in Val Camonica. Il potere ecclesiastico imperversa e quasi tutte le terre sono sotto la giurisdizione del Vicariato. Dopo aver assistito alla morte della madre condannata al rogo per stregoneria, Giacomo e Agata, due gemelli, vengono tratti in salvo dalla loro balia Amelia e condotti nel paesino di Cemmo, uno dei pochissimi feudi ancora liberi dall’egemonia del Vicariato.Sebbene tra stenti e mille difficoltà, i due fratelli crescono lontani dall’orrore a cui hanno assistito.Li ritroviamo alla vigilia del loro quindicesimo compleanno. È inverno e una carestia dilagante rende sempre più difficile la sopravvivenza. Amelia e i suoi ragazzi lavorano sodo per garantirsi almeno un pasto al giorno ma l’armonia non manca nella loro casa. L’affetto che li unisce sembra poter bastare a renderli felici ma, ben presto, anche questa parvenza di felicità si dissolve.Agata si imbatte nel giovane figlio del Duca Andreas De Bacelli. Si invaghisce di lui e l’atteggiamento del ragazzo le fa credere di poter essere ricambiata. Quando la invita a una misteriosa festa sul Pianoro proprio nel giorno del suo compleanno, la fanciulla sente di poter realizzare un sogno. In realtà quel convegno amoroso, organizzato in segreto, si rivelerà l’inizio di un incubo.Nel frattempo un’epidemia si diffonde a Cemmo seminando la morte tra i suoi abitanti. Che sia l’effetto di un maleficio scagliato da fattucchiere nascoste nella comunità? Quel che inizialmente è solo un timido sospetto, pian piano, si tramuta in convinzione al punto che Frate Orazio si vede costretto a richiedere l’aiuto del Vicariato.Giungerà così in paese l’inquisitore Don Bernardino che scatenerà una spietata caccia alle streghe.A quel punto sarà difficile per chiunque sfuggire al Braccio Secolare perché basta davvero poco per essere sospettati di stregoneria.Lo sa bene Amelia che ha perso la sua migliore amica tra le fiamme e che custodisce un terribile segreto.Riesce a immaginarlo Agata che dal giorno della festa sul Pianoro non è più la stessa e teme di essere posseduta dal diavolo…Le vicende personali delle due donne costituiscono il nucleo principale intorno a cui si sviluppa l’intero romanzo. Una storia intessuta di segreti, paure, sospetti, sogni infranti, narrata in modo così intrigante da incollare il lettore alla pagina. Ci conquista Agata con la sua ingenuità e il suo desiderio di sottrarsi allo squallore di un’esistenza che le ha negato i piaceri e la spensieratezza dell’infanzia, così come Amelia che pur avendo vissuto in un contesto culturalmente povero non cede alla superstizione e lotta con coraggio per proteggere quelli che considera a tutti gli effetti suoi figli.Ricchi di fascino, in maniera diversa, e assolutamente “umani” ci appaiono anche i personaggi che gravitano intorno alle due protagoniste femminili.Giacomo che pur incarnando un esempio di ragazzo puro e onesto non manca di custodire qualche segreto, Andreas bello fuori quanto arido dentro e Frate Orazio (forse uno dei personaggi più riusciti) dilaniato dal bisogno di conservare intatta la fede nel momento in cui assiste a orrori che non condivide e dei quali non vorrebbe mai essere complice.Avvincendoci con i ritmi, la fantasia, il pathos tipici della fiction l’autrice riesce a fornirci un quadro vivido e a proporci una lucida analisi di quel che è stata la caccia alle streghe. Con pennellate efficaci tratteggia la mentalità dell’epoca intrisa di superstizione mettendo bene in luce le dinamiche che possono indurre l’uomo a ricercare nel soprannaturale le cause di mali che, per ignoranza, non riesce a comprendere. Con altrettanta maestria, ci mostra quanto possa essere pericoloso il fanatismo religioso, quanto contraddittoria e assurda la condotta di chi in nome di Dio si macchia di crimini ben peggiori di quelli che arbitrariamente attribuisce a persone, di fatto, innocenti.Un libro davvero straordinario in grado di “stregarci”, commuoverci, farci riflettere.

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