FANTASYA

SULLE ALI DELLA FANTASIA

FRANCESCA ANGELINELLI - RACCONTI DI VIAGGIO DEL MONACO KYOSHI E KIZU NO KUMA

Oggi parliamo degli ultimi due romanzi pubblicati da Francesca Angelinelli: RACCONTI DI VIAGGIO DEL MONACO KYOSHI e KIZU NO KUMA - LA CICATRICE DELL'ORSO.
Pubblicati entrambi nel 2010, rappresentano il ritorno dell'autrice al suo genere preferito: il fantasy orientale.


Racconti di viaggio del monaco Kyoshi è un piccolo volume, appena 83 pagine, che ci riporta, dopo l'intervallo rappresentato da Valaeria e Werewolf, nelle terre lontane e affascinanti dell'oriente. Vincitore nel 2010 della II° edizione del "Premio di Narrativa Fantastica - Altri Mondi" indetto da Edizioni Montag, è una raccolta di nove racconti, ispirati ai miti e alle leggende dell'oriente. Troviamo così Kyoshi, un monaco-indovino che scopre sin da piccolo di avere lo speciale dono di vedere il futuro. E' lui stesso a narrarci, attraverso i nove racconti, alcuni particolari episodi della sua vita e del suo viaggio alla ricerca della saggezza superiore. 
Dal primo racconto, in cui leggiamo delle sue umili origini e di come scoprì il suo particolare talento, e quindi anche il suo futuro, sino all'ultimo, ormai anziano ma ugualmente pieno di spirito, troviamo attimi, ricordi, esperienze di vita di quando, durante il cammino, si è ritrovato a confrontarsi con forze sovrannaturali e misteri da svelare e risolvere. 
Era da un bel po' che questo romanzo giaceva nella mia libreria, così piccolo da perdersi in mezzo agli altri volumi di Francesca. E sono stracontenta di averlo letto!!! (e qui i tre punti esclamativi sono d'obbligo).
Ho adorato Kyoshi sin da subito, per il suo carattere sveglio, curioso, attento, intelligente e con quel pizzico di follia che gli permetteva ogni volta di uscire anche dalle situazioni più complesse in cui, diciamolo, si cacciava! Perché sì, spesso era lui stesso a cacciarsi nei guai; la sua curiosità lo portava ogni volta a intromettersi anche in faccende dove non avrebbe dovuto ficcanasare; la sua tenacia e l'abilità conseguita in anni di addestramento gli erano sempre d'aiuto ogni qualvolta doveva placare un demone arrabbiato, o una disputa tra creature degli elementi, e anche per salvarsi la vita quando un suo rivale tentò di ucciderlo. 
Francesca è cresciuta molto, il suo stile è ancora più deciso e marcato, le parole non sono mai messe a caso e la lettura risulta piacevole e scorrevole. Il risultato è un libro che si legge in poche ore, che ti trattiene sino all'ultimo, che ti esalta, ti diverte, ti tiene col fiato sospeso, ti fa sognare. Seppur poco impegnativo, non può mancare nelle librerie degli amanti del fantasy; il fatto che l'ambientazione, gli usi, i costumi e anche i nomi siano tipicamente orientali non distraggono minimamente, anzi, già dopo poche righe il lettore si è ambientato alla perfezione in quel mondo così particolare.

Kizu no Kuma - La cicatrice dell'orso è l'ultimo romanzo di Francesca, pubblicato con Casini Editore, ed è il primo volume che inaugura la serie Ryukoku Monogatari. Il giovane protagonista, Gaiko, è un guerriero abile e affermato dell'Impero Si-hai-pai, oltre che di nobili origini, ma l'assassinio di sua sorella sconvolge la sua esistenza. Spinto da un'insaziabile sete di vendetta, risale al mittente dell'omicidio e compie una strage. Si accorge però subito di aver commesso un terribile errore, così fugge dall'Impero. Inseguito dai cavalieri Ryokin e da Tetsu Yutaku, l'uomo contro cui voleva vendicarsi, cerca di allontanarsi il più possibile ma ogni volta viene raggiunto dai soldati, che lo braccano senza sosta. Dopo uno scontro decisamente brutale, ferito e stanco cade in una trappola per orsi, riuscendo a scampare di nuovo alla cattura. 
Viene tratto in salvo da una ragazza, Hitomi, che lo cura e lo accoglie in casa sua. Per Gaiko è l'inizio di una nuova vita: con Hitomi riscopre i sentimenti che credeva aver perduto dopo la morte di sua sorella, e nel villaggio viene accolto come un membro della famiglia. Da loro impara a lavorare il legno e altri mestieri, utili per poter dare una mano e sentirsi così meno di peso. 
Ma la sua gioia dura poco. Ben presto, accortosi di non poter continuare a vivere lì, decide di andarsene e in quel momento incontra la misteriosa e affascinante Mai-mai, che lo porta con sé al tempio del monaco Yurei. Grazie alla ragazza e al monaco, comincia un lungo percorso di addestramento, in cui sarà costretto a confrontarsi con se stesso e con il suo passato.
Che dire... sarò forse ripetitiva, ma questo romanzo rappresenta al meglio la crescita stilistica dell'autrice. C'è un ritorno alle ambientazioni che avevano caratterizzato le avventure di Chariza, l'Impero Si-hai-pai, in un tempo non ben definito. C'è quindi un ritorno a tutte quelle figure che avevamo conosciuto e apprezzato nei primi romanzi, come i cavalieri Ryokin, e c'è l'introduzione alle affascinanti quanto diaboliche Cucitrici, abili guerriere nonché esperte assassine su commissione. Troviamo figure fantastiche nate dalle leggende orientali, e una storia che si snoderà attraverso tre romanzi, di cui questo rappresenta il capostipite.
Gaiko è il protagonista assoluto delle vicende, viviamo la sua storia attraverso i suoi occhi e i suoi pensieri; di tanto in tanto però l'autrice inserisce anche il PDV di Mai-mai, cosa questa che avrei fortemente evitato perché ci si ritrova all'improvviso a vedere il mondo attraverso le sue sensazioni, spiazzando il lettore che non capisce se è una cosa voluta o meno. 
Anche qui la storia si evolve in qualche centinaio di pagine (forse 150/200, non si capisce perché le pagine non presentano numerazione), poche per una lettrice esigente come me ma sufficienti per narrare tutto ciò che c'era da narrare. La storia c'è, si sente e si vive; lo stile di Francesca è come sempre impeccabile e il libro si fa leggere quasi tutto d'un fiato, intrattenendo il lettore in un continuo saliscendi di suspance ed emozione, fino a quel finale che non t'aspettavi. E già... proprio non me l'aspettavo... e ora mi tocca attendere la pubblicazione del secondo volume per capire come andrà avanti.
Molto interessante l'appendice finale, con narrata la storia della nascita delle Cucitrici e la spiegazione, con tanto di splendidi disegni, delle principali armi che ritroviamo nel romanzo. Spettacolare la copertina, opera di Sara Forlenza, così come la cura di tutto il libro: dalla sovracopertina, alla qualità della carta e ai disegni che incorniciano ogni inizio capitolo. Ma qui c'è poco da scherzare, alla fine stiamo parlando di una casa editrice media...



Francesca Angelinelli è a mio parere, tra gli autori che ho letto sino ad oggi, quella che maggiormente mi ha colpita. Innanzitutto perché la conosco bene di persona e frequentandola so molte cose sul suo percorso di crescita che mi permettono di comprendere alcune sue scelte, in particolare per quel che riguarda i motivi di alcune pubblicazioni; inoltre avendo letto tutti i suoi romanzi ho potuto verificare di persona il suo smisurato desiderio di crescita professionale, attraverso la lettura in primis e l'esercizio vero e proprio. Francesca si allena molto con i racconti, partecipando a concorsi e antologie. Così facendo ha modo di sperimentare, di provare e osare, affinando la sua tecnica e ampliando i suoi orizzonti anche con nuovi generi narrativi (ricordiamo che ha scritto anche racconti horror, cyberpunk e fantascientifici). E poi legge moltissimo!
La maggior parte degli autori esordienti non si rende ancora conto che leggere tanto e generi diversi aiuta tantissimo. Apre la mente a molteplici stili diversi, a tecniche diverse, illumina sui metodi di utilizzo del Punto di Vista (cosa pressoché sconosciuta a molti) e indirizza l'aspirante autore verso la comprensione di cosa vuole scrivere e soprattutto come. 
Non meno importante, è la pratica. Per scrivere bene, oltre a leggere tanto, bisogna SCRIVERE TANTO. Non basta scrivere un romanzetto e vederlo pubblicato (magari a pagamento sigh) per fare di un autore uno Scrittore. Ci vuole esercizio, così come ci vuole l'allenamento nello sport. Non bisogna avere mai fretta di pubblicare, meglio attendere qualche anno e portare a termine un romanzo davvero ben fatto che sfornare libri illeggibili ogni sei mesi solo per il gusto di dire "Ho pubblicato. Sono uno Scrittore!".
Tutti questi concetti Francesca li ha portati avanti sin dai tempi delle scuole, e grazie al cielo li ha inculcati anche a me, e i risultati si sono visti in ogni romanzo pubblicato. A parte alcuni che sono degli esperimenti voluti dalla stessa autrice, gli altri dimostrano che la pratica e lo studio sono fondamentali in questo campo. Lo stile migliora, gli errori diminuiscono. Risultato: il libro è BELLO anche se di poche decine di pagine (come nel caso di Kyoshi), appassionante e intrigante, un vero piacere. E nel chiuderlo ci si sente appagati.

Ringrazio Francesca, oltre che per la sua splendida amicizia, per le emozioni che mi dona con i suoi scritti e per le lezioni che, senza saperlo, mi dà ogni volta che parliamo di libri e scrittura!!!


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